Bere alcol in gravidanza o durante l’allattamento; un rischio da non sottovalutare.
La donna è più vulnerabile dell’uomo ai rischi correlati all’alcol. L’organismo femminile:
- ha una maggiore massa grassa e un minor volume di sangue perciò la concentrazione di alcool è maggiore
- ha una capacità di metabolizzare 1/4 inferiore di quello maschile e si riduce ulteriormente se si assumono contraccettivi
- è danneggiato da una maggiore insorgenza di infertilità e tumore al seno.
In GRAVIDANZA ed ALLATTAMENTO il rischio è altissimo poiché il consumo di alcool influenza il feto ed il neonato che non avendo l’acetaldeide deidrogenasi ( ADH) non hanno capacità di metabolizzazione dell’alcol.
In gravidanza il feto raggiunge un’alcolemia molto vicina a quella materna causando problemi di funzionamento placentare e danni allo sviluppo fetale morfologici e funzionali.
In allattamento l’alcol arriva tramite il latte al neonato:
- modificando il gusto del latte e causando una diminuzione della nutrizione e della crescita
- causando irrequietezza, stato di sedazione, affaticamento della suzione, disturbi del sonno.
L’alcol inoltre inibisce la produzione di PROLATTINA diminuendo le quantità di latte materno.
Non sono da trascurare i rischi per una persona la cui madre ha consumato alcolici in gravidanza ed allattamento di incorrere nella SINDROME FETO ALCOLICA ( FAS).
NON CONSUMARE BEVANDE ALCOLICHE È LA SCELTA PIÙ SICURA PER LA SALUTE DEL NEONATO.