La donna che allatta dovrebbe seguire un’alimentazione varia ed equilibrata. La dieta mediterranea rappresenta un valido modello alimentare anche durante l’allattamento. Questo schema alimentare è ricco di sostanze nutritive e sali minerali importanti sia la mamma che il bambino
L’allattamento al seno è insostituibile per assicurare al bambino tutto ciò di cui ha bisogno.
Il latte materno e il contatto tra madre e figlio che ne deriva sono alla base di un sano sviluppo fisico, mentale, sociale ed emotivo del bambino.
La composizione del latte cambia nel tempo, da mamma a mamma e da poppata a poppata.
Persino durante la stessa poppata il latte è più dolce all’inizio che alla fine perchè il sapore iniziale serve ad invogliare il bambino ad alimentarsi.
Durante il pasto infatti, gli zuccheri lasceranno spazio alle proteine e ai grassi che servono a nutrire e saziare.
La produzione di latte richiede tante energie da parte della mamma che grazie all’allattamento può smaltire velocemente i chili presi in gravidanza.
Il fabbisogno energetico della donna che allatta
Il fabbisogno energetico della donna in allattamento aumenta in media di 500 Kcal/die e dipende dalla quantità di latte che produce.
Dopo 2-3 settimane dal parto la mamma produce 500-600 ml di latte al giorno, questa quantità può aumentare fino a 850 ml per poi ridursi progressivamente durante lo svezzamento.
Le donne che allattano devono alimentarsi in maniera corretta e fare attenzione sia alla qualità che alla quantità degli alimenti.
Durante l’allattamento il fabbisogno giornaliero che aumenta di più riguarda le proteine il cui apporto deve essere incrementato di 17-21 g al giorno.
Gli altri alimenti che non devono mai mancare sono la frutta e la verdura stagionali e di riproduzione locale, i cereali integrali, i legumi, il pesce e la frutta secca.
Schema settimanale per variare l’alimentazione durante l’allattamento
Uno schema settimanale semplice da seguire per variare bene l’alimentazione in allattamento è quello della dieta mediterranea con piccole aggiunte.
Di seguito le porzioni settimanali da rispettare formulate in base al consumo del secondo sia a pranzo che a cena:
Cereali integrali: 1 porzione media (70-100g) a colazione, pranzo e cena al giorno;
Frutta secca: 1 porzione al giorno (20-30g);
Frutta: 2-3 porzioni giornaliere;
Verdure: 1 porzione cotta e 1 cruda a pranzo e a cena al giorno;
Pesce bianco: 3-4 volte a settimana;
Pesce azzurro di piccola taglia: 1-2 volte a settimana;
Uova: 2 a settimana;
Carne magra: 2-3 volte a settimana;
Carne rossa: 1 volta a settimana;
Latticini: 2 porzioni al giorno di latte parzialmente scremato o yogurt magro;
Olio extravergine d’oliva: 3 cucchiai al giorno;
Acqua: 700 ml di acqua in più al giorno rispetto al normale.
Per molti anni alcuni cibi sono stati sconsigliati dall’alimentazione materna come cipolle, aglio, asparagi, cavoli, carciofi, funghi perché possono influenzare molto il gusto del latte.
In alcuni casi però i bambini gradiscono il latte dal sapore deciso, quindi non vi sono indicazioni precise in merito.
Cibi da allontanare o ridurre nella dieta.
Tra quelli da evirar ricordiamo:
- arachidi,
- crostacei,
- molluschi,
- cioccolata,
- fragole,
- selvaggina,
- dadi da brodo,
- alimenti conservati,
- formaggi fermentati,
- superalcolici.
Tra quelli da ridurre il caffè (massimo due tazzine al giorno), il tè, il vino e la birra.