Cellule Staminali; quello che dovresti sapere

Cellule Staminali; quello che dovresti sapere
Cellule Staminali; quello che dovresti sapere

Conservare le cellule staminali del cordone ombelicale, perché è importante? La conservazione per il proprio bambino quali benefici dà? Ecco un po’ di informazioni sul tema.

La conservazione delle cellule staminali negli ultimi anni è diventata un argomento di grande interesse per i futuri genitori. Ancora però ci sono alcuni dubbi sull’argomento e i genitori si pongono molte domande. Facciamo un po’ di chiarezza sulla conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale e a cosa serve.

Cosa sono le cellule staminali cordonali?

Il cordone ombelicale rappresenta, insieme al midollo osseo e alla placenta, un importante fonte di cellule staminali.

Il primo utilizzo è stato effettuato nel 1988, quando un bimbo affetto da anemia di Fanconi ha ricevuto il trapianto delle cellule staminali del cordone della sorella più piccola. Questo bambino ha sconfitto totalmente la patologia con il trapianto e non solo è stato il primo di una lunga serie, determinando una crescita esponenziale di trapianti da cordone, ma ha permesso alla sorellina di essere una donatrice senza che dovesse subire alcun intervento di tipo invasivo.

Inoltre è importante ricordare che, a differenza del midollo osseo, l’utilizzo delle cellule staminali del cordone ombelicale per i trapianti ha maggiore successo nell’ambito familiare.

Recentemente inoltre è stato scoperto che, durante la gravidanza le cellule staminali del bambino, possono addirittura migrare verso gli organi materni, rigenerandoli in caso di stati patologici preesistenti. Queste cellule non smettono di sorprenderci!

Perché è importante conservare le staminali cordonali ?

Perché le cellule staminali possono essere utilizzate per trattare circa 80 patologie con terapie standard, ovvero approvate. Ma anche e sopratutto per il trattamento di tante patologie per cui oggi non è disponibile nessuna cura, come il diabete di tipo I, l’autismo e la paresi cerebrale.

L’Italia consente alle famiglie di conservare le cellule staminali cordonali?

Si, l’Italia consente la conservazione autologa, ovvero per il nascituro, o allogenico familiare, cioè per un familiare solo nel caso in cui il nascituro o il familiare siano affetti da una patologia trattabile con le cellule staminali con terapia standard.

Al contrario, se una famiglia vuole conservarlo a scopo precauzionale o utilizzarlo per il trattamento di patologie per cui le terapie sono sperimentali, deve rivolgersi a una biobanca privata presente al di fuori del territorio italiano. L’Italia consente l’esportazione del campione per la conservazione privata.

Come operano le biobanche ptivate del cordone ombelicale?

Una famiglia che voglia conservare le cellule staminali cordonali può rivolgersi a una biobanca privata. Le biobanche svolgono il servizio di recupero del campione presso l’ospedale o la clinica, il viaggio verso la biobanca, le analisi sul campione per verificarne l’ adeguatezza (conta vitale, conta cellulare, infezioni da virus o batteri) e alla fine la crioconservazione a -196°C in azoto.

Alcune biobanche operano sul territorio italiano, permettendo così alla famiglia di stipulare un contratto diretto con la biobanca stessa. Altre invece si avvalgono di agenzie che fanno da intermediaro tra loro e le famiglie.

E’ importante nella scelta della biobanca verificare alcuni aspetti e tra questi le certificazioni e gli accreditamenti, che consentiranno poi al campione di poter essere effettivamente utilizzato.

Alcune possono essere solo private, altre ibride. Le biobanche ibride devono essere guardate, a mio parere, sempre con un certo interesse.

Che vuol dire biobanca ibrida?

Una biobanca ibrida, si occupa sia di conservare i campioni privatamente per le famiglie, sia di conservare i campioni donati dalle famiglie nello stato in cui sorgono. Sono più solide e sono sottoposte anche ai controlli e alle sovvenzioni statali.

ci sono abbastanza informazione sull’argomento?

No, purtroppo nonostante quasi tutti i futuri genitori siano a conoscenza dell’argomento delle cellule staminali cordonali, le informazioni che ricevono spesso sono inadeguate o addirittura fuorvianti. Questo causa sconforto e una grave perdita di campioni preziosi.


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