Non solo lo smog esterno mette a dura prova bronchi e polmoni, specie dei bambini, l’aria viziata è il nemico numero uno della salute. Negli ambienti domestici si annidano germi, batteri e acari, per ridurre al minimo i rischi dell’aria insalubre esistono piccoli e grandi accorgimenti, che bisogna sempre tenere a mente
Aria viziata, il nemico in casa. Un nemico invisibile, ma pericoloso, specialmente per la salute dei bambini. È appunto l’aria, spesso viziata e insalubre, che si respira negli appartamenti. Un nemico infido, che si annida un po’ in tutti gli ambienti, a partire dal rifugio per eccellenza, le camerette dei piccoli, il mondo in cui si gioca o si studia, a seconda dell’età.
Il rischio di allergie o malattie
Bronchi e polmoni dei più giovani, specie in ambito metropolitano, sono già messi a dura prova all’esterno, dalle polvere sottili che invadono strade e piazze cittadine. Sottovalutare i problemi legati alla qualità dell’aria, negli ambienti interni, potrebbe avere conseguenze molto negative sulla salute dei bimbi, costretti magari a fare i conti con allergie, irritazioni alla pelle, emicranie o, peggio, con malattie respiratorie o croniche ostruttive, a cominciare da una delle più comuni, l’asma bronchiale, o addirittura attacchi al sistema immunitario.
Areare e dire stop al fumo
Ci sono alcuni passi da compiere per costruire azioni efficaci nel ridurre i rischi. Anche in questo senso la prevenzione può dare una grossa mano per eliminare o limitare i danni. L’obiettivo è garantire aria sana ai bimbi e agli adolescenti, condizione minima per un completo benessere psicofisico. Le linee di intervento? Molto intuitive, a cominciare da quelle più pratiche. I genitori fumatori devono imporsi, se non un auspicabile stop totale al tabacco, il bando parziale delle sigarette, cioè quantomeno in ambito domestico; la trappola per i piccoli non si limita al cosiddetto fumo passivo, pericoloso è anche quello che persiste molto a lungo, sugli abiti che si indossano, sulle pareti, sui divani e sulle tende. È indispensabile garantire una corretta areazione dei locali: per contrastare l‘aria viziata occorre aprire le finestre per dieci minuti, almeno due volte al giorno, l’ideale sarebbe spalancare le finestre quando lo smog esterno è ai livelli più bassi, verosimilmente di prima mattina o in tarda serata; in ogni caso è positivo far filtrare la luce solare, che contrasta germi e batteri.
Pulizia quotidiana
Fondamentale, poi, è la pulizia quotidiana degli ambienti frequentati dai più piccoli, a cominciare dalle loro stanze,
- Passare l’aspirapolvere, eliminare batteri e acari, utilizzando il “vaporetto” su cuscini, materassi, tappeti e tende,
- Lavare arredi, soprammobili e pavimenti rigorosamente con prodotti atossici.
- È auspicabile, infine, che gli infissi di casa siano moderni, di ultima generazione, che evitino cioè il passaggio di qualsiasi… spiffero.
Non solo camerette
Un ambiente particolarmente inquinato, all’interno delle abitazioni, è la cucina: tutta colpa della combustione che avviene quando si utilizza il gas e si cuociono i cibi. La cappa andrebbe sempre azionata, non solo in presenza di odori sgradevoli e i bimbi non dovrebbero stazionare in cucina, quando il gas è in funzione.
Pavimenti, depuratori e vernici
Può aiutare anche l’utilizzo in casa di materiali tessili naturali, perché quelli sintetici, elettrostatici, attirano la polvere. Bisogna privilegiare, nella scelta degli arredi e dei mobili, materiali privi di colle, vernici e solventi potenzialmente pericolosi, e in quella dei pavimenti:
- privilegiare i parquet ed evitare le moquette che, è noto, favoriscono l’accumulo di acari e polveri sottili.
- Per ossigenare, sterilizzare e purificare l’aria tra le mura domestiche esistono strumenti come depuratori e dispositivi iperfiltranti che riossigenano l’aria stagnante, restituendola sana e purificata: il riferimento, in particolare, è ai purificatori d’aria, dotati di filtri multipli, che trattengono fino al 99% delle particelle inquinanti, anche del fumo di sigaretta.
- Quando si tinteggia è preferibile ricorrere a idropitture, cioè a vernici a base d’acqua; ne esistono alcune che riducono notevolmente batteri, muffe e gas nocivi, grazie all’attivazione, tramite la luce, di ioni naturali disinfettanti.
Troppa o poca umidità
L’umidità è un’insidia in due direzioni. Può far male sia se è tanta, sia quando è poca. Nella stanza dei bambini il tasso di umidità dovrebbe essere compreso fra il 35% e il 45%. Ci sono strumenti specifici che servono a rilevare temperatura e grado di umidità ed è facile porre rimedio se il dato non è quello ideale. Nel caso in cui l’umidità superi i livelli di guardia (oltrepassi cioè il 50%) bisogna ricorrere a un deumidificatore semplice o a un assorbiumidità: in entrambi i casi diminuisce la sensazione di oppressione, migliorando la respirazione, specialmente di coloro chi soffrono di allergie. L’umidificatore, al contrario, serve quando l’umidità è bassa e s’intende mantenerne una percentuale costante, soprattutto nelle stanze dei piccoli: fa circolare l’aria nell’ambiente ed è disponibile anche in profumazioni balsamiche naturali.
I rimedi naturali
Per ridurre l’aria malsana all’interno delle case esistono vere e proprie piante antismog. Lo hanno confermato parecchie ricerche scientifiche, a partire dagli anni Ottanta. Tra le più note ed efficaci ci sono l’edera, il potus, il ficus Benjamin, la palma di bambù, la felce di Boston e lo spatifillo, oltre alla Sansevieria rifasciata, che di notte trasforma l’anidride carbonica in ossigeno, purificando l’aria e rendendola più salutare per la crescita del bambino.