Se arriva un fratellino… tutto sotto controllo

Più o meno per tutti arriva il momento di voler “allargare” la famiglia, quindi si pensa a un secondo figlio e, perché no, anche a un terzo.  I genitori alla seconda gravidanza fanno i conti con il primogenito che vedrà in giro per casa, in quelli che lui aveva registrato come suoi spazi esclusivi, un nuovo bebè. La gelosia è inevitabile e fisiologica, ma ci sono facili rimedi e soluzioni, serve però tanta pazienza

L’arrivo di un secondo figlio porta con sé una serie di preoccupazioni e incertezze, se così possiamo dire. Questa volta a cercare un nuovo equilibrio non sono solo i genitori, tocca anche al primogenito che deve adattarsi alla presenza di un fratellino o di una sorellina.

Deve convivere con mamma, papà e un “altro”. I primi momenti non saranno certo facili come bere un bicchier d’acqua, ma di sicuro con un po’ di accortezze e un po’ di rodaggio i due fratellini vivranno in armonia.

A quanto pare la rivalità fraterna è quanto di più naturale possa esistere all’interno di un nucleo familiare. Se notate una regressione da parte del più grande, atteggiamenti più aggressivi nei confronti del piccolo e di voi genitori, qualche atteggiamento per così dire “diverso” dal normale, niente panico tutto tornerà nella norma in un lasso di breve tempo.

«La possibile gelosia legata all’arrivo di un nuovo membro in famiglia, di un fratellino o di una sorellina, – spiega Valeria Augello, psicologa -, affonda le radici nel tema, un poco più complesso dell’individualità.

Ogni bambino manifesta un proprio atteggiamento verso le novità e i cambiamenti, che durante una fase tanto delicata non va assolutamente trascurato».

Cosa fare

Un compito importante spetta ai genitori che durante i mesi di gravidanza devono preparare il figlio, qualsiasi sia la sua età, uno, due quattro anni, al futuro nascituro, bisogna coinvolgerlo e fargli capire che farà parte della famiglia, senza mai farli sentire più grandi di quello che sono, anche loro devono vivere la propria infanzia.

«I genitori sono consapevoli delle caratteristiche dei propri figli, – aggiunge la psicologa Valeria Augello -, per cui spetta a loro, prepararli, sin dall’inizio della gravidanza, utilizzano le strategie più adeguate.

Cosi come le coppie costruiscono le basi per la relazione con il proprio cucciolo durante i mesi di gestazione, e successivamente attraverso la relazione concreta che porta all’instaurarsi dell’attaccamento vero e proprio, così dovranno fare anche il fratello, o la sorella.

Bisogna concedergli lo stesso tempo, occorre che alla nascita il legame, non cominci da zero, ma venga rinsaldato».

Cosa non fare

I genitori si sa, cercano sempre di fare il meglio per i figli, ma a volte certi comportamenti possono sortire effetti indesiderati e poco consoni al meraviglioso momento dell’attesa. Frasi come: sei più grande, devi capire, devi stare in silenzio perché il fratellino dorme possono essere controproducenti.

«Un errore comune, spesso è responsabilizzare troppo i figli più grandi, bisogna rendersi conto che loro non crescono più in fretta solo perché sono diventati fratello o sorella maggiore, e che certe nostre paure e preoccupazioni non sono ancora in grado di condividerle – conclude l’esperto -. Invece, bisognerebbe coinvolgerli nella gestione della nuova relazione, sottolineando l’apporto positivo che la loro presenza garantisce al suo interno».

Anche le mamme soffrono

Possiamo ritenere quasi “fisiologiche” anche le paure della mamma che nei mesi di attesa è attanagliata da domande come:

sarò capace di occuparmi bene dei miei piccoli?

Riuscirò a soddisfare i loro bisogni senza trascurare a volte uno e a volte l’altro?

Mentre i pensieri si affollano nella mente, la donna cerca di proiettarsi nel futuro e di trovare soluzioni, ma solo con la pratica, l’esperienza, il sostegno del marito e il momento reale dell’arrivo del bebè riuscirà a trovare il giusto equilibrio in poco tempo.

Non ci sono regole, niente enciclopedie da studiare, né tutorial sul web per fare bene il mestiere del genitore, occorre certamente una buona dose di pazienza, abbondante forza di volontà nella vita quotidiana e ricordarsi che…

l’amore si moltiplica sempre e mai si divide

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Lucia Porracciolo
Laureata in Scienze della comunicazione, fissata con il giornalismo e con i profumi. Da qualche anno mamma di Ester e di Clarissa. Dopo un’esperienza di stage a Tv 2000, e dopo aver lavorato per anni alle Acli a Roma, ho deciso di tornare in Sicilia. Nel 2012 mi sono trasferita a Palermo dove collaboro con Tele Giornale di Sicilia e Giornale di Sicilia. Qui ho conosciuto l'amore della mia vita, Sli, oggi mio marito. Papà stupendo. Quando si diventa genitori si scoprono le priorità della vita, il dono e la magia di vivere e far vivere.

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