Quanti di noi hanno cominciato da piccoli una lettera con questo incipit, ed il cuore che batteva di emozione?
Si avvicina il 25 dicembre e, si sa, Natale è soprattutto la festa dei piccoli, che aspettano trepidanti le vacanze ed i regali sotto l’albero addobbato.
Ma questi regali, da chi vengono portati?
I bambini più grandi lo sanno, i genitori più scettici e razionali lo rivelano subito… e poi c’è chi sogna: il genitore che sogna insieme ai bambini racconta di un omone con la barba lunga e bianca, vestito di rosso e con una pancia grossa, morbida ed accogliente, con un sorriso benevolo e simpatico e con gli occhiali leggermente scivolati sul nasone; i bambini che sognano vivono questi giorni aspettando di essere accontentati e di ricevere tutti i regali nella lista della letterina.
Babbo Natale inganno, illusione? No, più sogno, speranza, magia e fantasia.
La figura di Babbo Natale contribuisce a sviluppare l’immaginazione dei bambini, e questa dev’essere coltivata, alimentata e protetta, come tutta la magia del Natale, il cui segreto sta proprio nella favola e nel mistero;
- è importante perche è un rito, l’attesa costruita e condivisa con in genitori e tutta la famiglia allargata;
- insegna in maniera naturale che ogni cosa avviene a suo tempo, e bisogna avere pazienza e saper aspettare;
- educa i bambini all’esistenza di una volontà esterna con la quale bisogna rapportarsi, e che può decidere se accontentarli oppure no a seconda del loro comportamento buono o cattivo, e quindi a non dare per scontato nulla;
- invita i bambini ad “essere più buoni”, nella speranza che i loro desideri vengano realizzati.
Il messaggio che passa, così, è che se ci impegniamo nella vita, alla fine le cose belle, quelle che sogniamo arrivano, con il loro tempo, ed il piacere che ne deriva è tantissimo e sorprendente.
E allora, genitori, lasciamo ai bambini il piacere di questa favola educativa, e lasciamoci trascinare anche noi “grandi”!