Davanti alla scoperta di una gravidanza, entrambi i genitori, inevitabilmente creano delle aspettative e fantasie che potrebbero essere disattese dalla nascita di un figlio che presenta disabilità fisica o psichica.
Quando si presentano eventi inaspettati e traumatici come la nascita di un figlio che presenta disabilità fisica o psichica, all’interno della coppia si creano degli squilibri che potrebbero compromettere l’assetto familiare. Un figlio diventa in questo caso un fattore critico. Spesso sorgono conflitti che compromettono la soddisfazione coniugale, peggiorano un disagio preesistente o sfociano in una separazione.
L’accettazione della disabilità è il primo passo per affrontare al meglio questa nuova condizione. È importante sapere che i genitori in questo percorso non sono da soli, infatti possono fare riferimento a vari professionisti socio-sanitari messi a disposizione dal proprio comune di appartenenza. Un valore aggiunto è la possibilità di creare relazioni d’aiuto tra genitori di persone disabili e non, che facilitano la comprensione, la condivisione delle difficoltà quotidiane che tale situazione comporta.
Legge di riferimento
Da un punto di vista legislativo si fa riferimento alla Legge-Quadro 104/92 “SULL’ASSISTENZA, L’INTEGRAZIONE SOCIALE E I DIRITTI DELLE PERSONE HANDICAPPATE”, che tutela diritti e doveri del portatore di handicap.
La Legge definisce: “è persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. Qualora sia necessario un intervento assistenziale permanente la situazione assume connotazione di gravità”.
I principali destinatari della Legge sono i disabili, attraverso questa si promuove l’autonomia, l’autodeterminazione, e una migliore condizione di integrazione sociale; ma non mancano i riferimenti a chi si occuperà di loro, dando un adeguato sostegno e supporto.
Un apporto importante per una migliore definizione delle varie tipologie di handicap ci è fornita dall’ OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità), la quale distingue tre categorie concettuali:
Menomazioni: perdita o anomalie di funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche;
Disabilità (o incapacità): conseguente alla menomazione, deriva da una restrizione o carenza della capacità di svolgere un’attività nel modo e nei limiti ritenuti normali per un essere umano. Vengono identificate diverse disabilità di comportamento, comunicazione, di cura della propria persona, locomotorie.
Handicap: condizione di svantaggio vissuta da una determinate persona in conseguenza ad una menomazione o disabilità.
Iter burocratico/riconoscimento di handicap
Una persona può ottenere sia la certificazione di invalidità civile, cecità o sordomutismo che quella di handicap.
L’accertamento dell’handicap di una persona avviene attraverso un esame effettuato da un’apposita Commissione medica presente in ogni Asp di ogni circoscrizione. La composizione della Commissione è formalmente diversa a seconda del tipo di valutazione da effettuare.
La richiesta di riconoscimento di Handicap va presentata all’ INPS, territorialmente competente, dall’interessato o da chi lo rappresenta legalmente (genitore, tutore, curatore).
Procedura:
Rivolgersi al proprio medico di base (medico certificatore), il quale compila il “certificato introduttivo” e lo trasmette per via telematica all’INPS. Nel certificato il medico attesta la natura e patologie delle infermità invalidanti oltre ai dati anagrafici.
Una volta inviato il certificato, il sistema informatizzato genera un codice univoco che il medico consegna all’interessato. Inoltre il medico stampa, firma e consegna questo certificato introduttivo in originale all’interessato, il quale lo esibirà al momento della visita della Commissione. La ricevuta indica un “numero di certificato” che il Cittadino dovrà inserire nella domanda per abbinare i due documenti.
Il cittadino presenta all’INPS la domanda, da abbinare al certificato introduttivo del proprio medico. L’operazione avviene per via telematica. Può essere effettuata dal cittadino autonomamente, dopo aver acquisito il PIN (un codice numerico personalizzato) tramite il sito www.inps.it o attraverso gli enti abilitati, come patronati sindacali, associazioni di categoria, CAAf e altre organizzazioni.
Importante da sapere è che l’accertamento dell’handicap e quello di invalidità possono essere richiesti con un’unica domanda.