Donare il latte materno è un gesto d’amore, un “dare la vita” ancora una volta, e i benefici del latte materno, si sa, sono svariati per il bambino e per la mamma. Per questo esiste la Banca del Latte Umano donato.
Un bebè nato pretermine a volte non può attaccarsi subito al seno perché è troppo piccolo, perché è in terapia intensiva neonatale oppure perché è stato sottoposto a un intervento chirurgico. In questi casi c’è il latte umano donato da altre mamme conservato accuratamente all’interno della Banca del latte.
A Palermo questa realtà esiste dal 2005 all’ospedale Buccheri La Ferla ed è stata creata dalla pediatra e neonatologa Iwona Kazmierska. «Principalmente il latte umano donato è per i bambini che nascono prima della trentaduesima settimana e pesano meno di un chilo e mezzo, poi ovviamente lo diamo anche ai più grandi – spiega la specialista esperta in allattamento –. Questi bambini prematuri, immaturi dal punto di vista fisiologico tanto da non riuscire a ciucciare dal seno, spesso sono in incubatrice. Il primo alimento deve essere latte umano perché rappresenta un imprinting per tutto il microbiota. Il primo alimento è quello che seleziona la futura flora intestinale. Se il piccolo assume la formula glucosata la sua crescita sarà condizionata. Dunque se c’è la possibilità il neonato assume la prima goccia di latte della mamma altrimenti utilizziamo il latte donato».
Ogni mamma può allattare il proprio bimbo, ma per donare il latte materno bisogna avere certi requisiti. La mamma donatrice deve risultare negativa a epatite B, C e HIV, non deve fumare, né seguire regimi alimentari particolari, non deve aver fatto trasfusioni e piercing nei dodici mesi precedenti alla donazione.
Per donare il latte materno si può contattare l’ospedale Buccheri La Ferla. La raccolta avverrà a domicilio, la conservazione sarà fatta in contenitori sterili forniti della stessa Banca che provvederà all’ etichettatura e al congelamento.