Il neonato già sviluppa l’udito nella pancia della mamma. Quando nasce riconosce un suono linguistico da un rumore. Ecco alcune tappe dello sviluppo del linguaggio
Da sempre gli studiosi e gli psicologi hanno posto attenzione allo sviluppo del linguaggio dei bambini. Alcuni genitori sono particolarmente attenti e alcuni preoccupati dai momenti in cui i figli manifestano interesse più o meno evidente nel parlare. Non c’è cosa più sbagliata di fare paragoni tra i bambini perché come è risaputo, ogni bimbo la le proprie tappe per crescere e il proprio tempo per esprimere il carattere.
Ci sono delle tempistiche ben definite che adesso riassumiamo ma ricordiamo che esiste una variabilità individuale per i tempi, i modi e le strategie che ogni bambino mette in atto per raggiungere livelli di competenza comunicativa e linguistica sempre più elevati. Bisogna tenere presente, infatti, che lo sviluppo linguistico deve essere inserito nel contesto più ampio dello sviluppo cognitivo, psicologico, relazionale-affettivo, senso-motorio.
Il linguaggio del bambino alla nascita (0 mesi)
Fin dalla nascita il cervello dei bambini è predisposto a essere ricettivo e sensibile al linguaggio, il sistema uditivo umano infatti comincia a essere attivo nell’utero materno verso la 30ª settimana di gestazione e alla nascita e già sostanzialmente maturo. I neonati hanno udito particolarmente sensibile alla gamba dei suoni corrispondenti alla voce umana e nascono con la capacità di distinguere i suoni linguistici degli altri suoni o rumori. Quando nascono i bambini per comunicare i loro bisogni usano il pianto di diversa intensità e le espressioni facciali.
Verso la fine del primo mese di vita appaiono forme di vocalizzazione caratterizzate da suoni vocalici mentre a 3 – 4 mesi compaiono anche suoni consonantici.
Il linguaggio del neonato a 7 mesi, le prime lallazioni
Verso la metà del primo anno comincia quindi la fase della lallazione in cui il bambino produce una vasta gamma di suoni privi di significato.
- Tra i 10 e i 20 mesi il bambino dice le prime parole singole.
- Fra i 18 e i 24 mesi i bambini di solito iniziano a produrre frasi composte da più parole.
- Verso il 18 – 20 mesi sia il fenomeno noto come esplosione del vocabolario cioè in questo periodo il bambino impara con sorprendente rapidità moltissime parole nuove: se a 18 mesi ne produce in media 80 a 24 mesi è in grado di elaborarne circa 300.
Il linguaggio tra i 2 e i 3 anni
Contemporaneamente alla crescita del lessico si assiste allo sviluppo della complessità grammaticale a partire dai due ai tre anni le missioni verbali sono costituite da coppie di parole il bambino inizia a poca poco a costruire frasi più lunghe e più complessi anche dal punto di vista grammaticale.
SVILUPPO DELLE COMPETENZE LINGUISTICHE |
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Nascita | Pianto e mimica facciale |
Fine del 1° mese | Primi suoni vocalici |
Intorno al 4° mese | Prime consonanti |
Intorno al 7° mese | Lallazioni |
Tra 18 e 24 mesi | Esplosione del vocabolario |
Come aiutare a sviluppare il linguaggio
Intorno ai 3 anni e mezzo possiamo dire anche 4 anni il linguaggio dovrebbe essere sostanzialmente strutturato in tutti i suoi aspetti: buon livello lessicale, frasi corrette complete e ben strutturate, buona produzione dei suoni senza distorsioni.
Non preoccupatevi se vostro figlio ha un vocabolario ristretto, se pronuncia bene solo poche parole, perché come abbiamo detto all’inizio lo sviluppo del linguaggio nonostante ci siano delle date e delle tappe ben definite, è molto soggettivo ed è legato alla esperienza familiare e al contesto in cui il bimbo vive.
Una attività molto adatta a stimolare l’ascolto e utile a stimolare la produzione di parole nuove nel bambino è leggere libri semplici che riportino brevi routine tipiche della vita dei più piccini.
I genitori o comunque gli adulti che stanno con il bambino devono parlargli in modo naturale e spontaneo cioè con riferimenti continui a ciò che accada intorno e verbalizzando il più possibile ciò che si sta facendo almeno fino ai 2 anni e mezzo.