È sempre più difficile fare i genitori in questa società dove tutto si è modificato, sono cambiate le relazioni ed è sempre in piena evoluzione la generazione che si ha di fronte, fatta di figli “viziati”, figli “ribelli” con reazioni fuori dal comune.
Nel nostro periodo storico i figli sono tanto attratti dal mondo liquido, cioè dai social che pare si siano sostituiti ai genitori, catturando tutto il loro tempo ed i loro spazi; infatti, sono sempre di più gli adolescenti che vivono con il telefono in mano, che si alzano e la prima cosa che fanno è controllare il cellulare per vedere se qualcuno ha mandato loro dei messaggi, che fanno colazione facendosi dei “selfie”, che si lavano facendo video chiamate, che a scuola “chattano” con gli amici di altre classi, il pomeriggio non fanno sport perché sono impegnati nel mondo social, su Instagram, su Tellonim, su Tik Tok, su Telegram, ecc. ecc.
Di fronte a tutto ciò il genitore è spaventato e inizia a modificare il proprio comportamento, da rigido ed autorevole diviene impacciato, nervoso ed insicuro si arrabbia ma non viene sentito, impone delle regole ma non viene rispettato.
Spesso è molto difficile, per un genitore, apprendere le news del mondo virtuale, aggiornarsi sul funzionamento degli ultimi social e spesso si rimane sconcertati e non si come muoversi e cosa fare di fronte alla propria famiglia; ma non bisogna arrendersi e farsi spiegare proprio dai figli il funzionamento del mondo virtuale.
I genitori non devono perdersi d’animo, devono potenziare la comunicazione con i figli, smussando le discussioni, prevenendo le litigate, armandosi di santa pazienza.
Come potenziare la comunicazione con i figli?
- In primis non devono lasciare l’entusiasmo dello stare insieme ai figli, cercando di leggere i messaggi che mandano, non facendosi trascinare nei meccanismi degli adolescenti;
- i genitori devono interessarsi alla vita sociale dei figli, osservare i loro agiti e comportamenti quando stanno con gli altri, cercando di cogliere delle sfaccettature della personalità dei figli, del loro modo di essere e di ciò che cercano nel contatto con l’altro.
Molti genitori affidano i propri figli alla scuola, con la speranza che crescano con modelli di riferimento, quali i professori, importanti; altri genitori non accettano l’educazione scolastica e criticano molto l’operato degli insegnanti.
I figli risentono di tutto questo, perché hanno bisogno di avere come riferimento i propri genitori e non altri adulti; anche se non riescono a dimostrarlo e dicono tutt’altro.
Il genitore deve riprendersi il proprio ruolo, quello di crescere un figlio, soddisfare i suoi bisogni e le sue esigenze, non dimenticando che è sempre la figura più importante per il figlio e deve fare in modo di riprendere i momenti di condivisione, di divertimento, perché i figli hanno bisogno di momenti di serenità con i propri genitori.