Imparare giocando, ben vengano i giochi “poveri”

Imparare giocando, ben vengano i giochi "poveri"
Imparare giocando, ben vengano i giochi "poveri"

Il gioco è lo strumento principale con cui il bimbo si esprime e manifesta le proprie emozioni. Il gioco ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo cognitivo e relazionale. Più semplici sono i giochi e più sviluppano nel bambino creatività e operatività 

L’importanza del gioco nella crescita fisica e psicologica dei bambini è risaputo. I bambini nei primi anni di vita sono immersi in un mondo che contempla solo gioco. Da quando si sveglia a quando va a nanna il piccolo vuole giocare. Ma non tutti i giochi hanno la stessa valenza educativa. Barbara Pagni, coordinatrice Nido Bottega di Geppetto a San Miniato (Pisa) che ha preso parte al convegno organizzato dall’assessorato comunale alla Scuola, all’Università di Palermo, “Narrare le Infanzie” ci spiega perché il gioco aiuta la crescita dei bambini e soprattutto quali giochi privilegiare.

Quali giochi preferire

  • Meglio prediligere giochi di materiali poveri, giochi di legno evitare troppi giochi preconfezionati,
  • Usare molto i colori,
  • Utilizzare giochi con diversi tessuti per esempio i libri di stoffa.


Barbara Pagni lavora con classi miste che accolgono bimbi da 0 a 36 mesi, qui si punta sulle forme di gioco per agevolare l’apprendimento.

«Deve esserci un’alleanza fra educatori e famiglie, spiega, cioè non devono lavorare su sistemi omologati, piuttosto da punti di vista diversi per poi arrivare a un punto comune. Ci vuole quindi collaborazione. I giochi educativi e formativi sono quelli che utilizzano materiali non strutturati, piuttosto aperti, cioè non quelli preconfezionati in cui il bambino preme un pulsante e il gioco si attiva, ma giochi che si devono costruire, fatti di materiale naturale e di recupero, giochi poveri, ma ricchi di stimoli per la fantasia, giochi in cui  il piccolo è protagonista a 360 gradi».

Giochi per crescere sani

Insomma la crescita dei bambini passa per la dimensione ludico-ricreativa che consente ai piccoli di scoprire nuove avventure, condividere con i compagnetti i giochi, sviluppare inconsciamente il processo di socializzazione e di rispetto per le cose altrui.

Articolo precedenteCome preparare la crema di riso
Prossimo articoloAcquario di Genova, meraviglioso tuffo negli abissi
Lucia Porracciolo
Laureata in Scienze della comunicazione, fissata con il giornalismo e con i profumi. Da qualche anno mamma di Ester e di Clarissa. Dopo un’esperienza di stage a Tv 2000, e dopo aver lavorato per anni alle Acli a Roma, ho deciso di tornare in Sicilia. Nel 2012 mi sono trasferita a Palermo dove collaboro con Tele Giornale di Sicilia e Giornale di Sicilia. Qui ho conosciuto l'amore della mia vita, Sli, oggi mio marito. Papà stupendo. Quando si diventa genitori si scoprono le priorità della vita, il dono e la magia di vivere e far vivere.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui