La scuola dell’infanzia, il primo luogo in cui i bambini si sperimentano come persone al di fuori dell’ambito familiare, e imparano regole sociali e di comportamento essenziali per il futuro
L’ingresso nella scuola dell’infanzia quindi è un momento da non sottovalutare, in quanto rappresenta per il bambino una grossa novità: comporta l’entrata in un ambiente diverso da quello familiare, lo mette in contatto con figure nuove e gli permette di sperimentare relazioni interpersonali con le insegnanti e con il gruppo di pari, apprende le nuove regole dettate da un ambiente sconosciuto, considerando il benessere degli altri e quello di sé stesso, imparando anche a relazionarsi con insegnanti e coetanei in base alle diverse richieste.
L’obiettivo primario della scuola dell’infanzia è infatti proprio quello di insegnare le competenze sociali che aiutino i bambini a saper stare con gli altri, apprendere le regole da seguire, il rispetto dei turni, la collaborazione, la capacità di stare con adulti e coetanei e di far parte di un gruppo.
Sin da piccoli (1-2 anni) i bambini sono in grado di giocare con i propri coetanei, e questa capacità relazionale è strettamente collegata alla loro riuscita nelle relazioni future, nonché ai risultati scolastici e successivamente lavorativi: avere amici dalla primissima infanzia permette al bambino di “allenarsi”, attraverso il gioco, nel confronto con i suoi coetanei, imparando modi e tempi di una relazione sociale positiva, e ciò è utile anche in termini di accettazione del sé, di autostima e di autoefficacia.
In altre parole, questo permette di proteggerlo dallo sviluppo di problemi psicologici più tardi durante l’infanzia, e in generale di migliorare il successo in tutti gli ambiti della sua vita.
In definitiva, il rapporto tra pari:
- stimola l’empatia, ossia la capacità di mettersi nei panni dell’altro e di comprenderlo;
- insegna a rispettare le regole e i tempi delle altre persone, e a prendersi le responsabilità delle proprie azioni;
- è una “sfida”, in quanto il bambino si trova davanti un altro come lui e con le sue stesse esigenze, non un adulto;
- aiuta a trovare strategie di adattamento e a rendere indipendente il bambino;
- se accompagnato in questo rapporto con serenità e positività dai genitori, il bambino non avrà timore e accrescerà la sua autostima e nel futuro la propria autorealizzazione.