La scuola dell’infanzia: palestra per le relazioni sociali

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La scuola dell’infanzia, il primo luogo in cui i bambini si sperimentano come persone al di fuori dell’ambito familiare, e imparano regole sociali e di comportamento essenziali per il futuro

L’ingresso nella scuola dell’infanzia quindi è un momento da non sottovalutare, in quanto rappresenta per il bambino una grossa novità: comporta l’entrata in un ambiente diverso da quello familiare, lo mette in contatto con figure nuove e gli permette di sperimentare relazioni interpersonali con le insegnanti e con il gruppo di pari, apprende le nuove regole dettate da un ambiente sconosciuto, considerando il benessere degli altri e quello di sé stesso, imparando anche a relazionarsi con insegnanti e coetanei in base alle diverse richieste.

L’obiettivo primario della scuola dell’infanzia è infatti proprio quello di insegnare le competenze sociali che aiutino i bambini a saper stare con gli altri, apprendere le regole da seguire, il rispetto dei turni, la collaborazione, la capacità di stare con adulti e coetanei e di far parte di un gruppo.

Sin da piccoli (1-2 anni) i bambini sono in grado di giocare con i propri coetanei, e questa capacità relazionale è strettamente collegata alla loro riuscita nelle relazioni future, nonché ai risultati scolastici e successivamente lavorativi: avere amici dalla primissima infanzia permette al bambino di “allenarsi”, attraverso il gioco, nel confronto con i suoi coetanei, imparando modi e tempi di una relazione sociale positiva, e ciò è utile anche in termini di accettazione del sé, di autostima e di autoefficacia.

In altre parole, questo permette di proteggerlo dallo sviluppo di problemi psicologici più tardi durante l’infanzia, e in generale di migliorare il successo in tutti gli ambiti della sua vita.

In definitiva, il rapporto tra pari:

  • stimola l’empatia, ossia la capacità di mettersi nei panni dell’altro e di comprenderlo;
  • insegna a rispettare le regole e i tempi delle altre persone, e a prendersi le responsabilità delle proprie azioni;
  • è una “sfida”, in quanto il bambino si trova davanti un altro come lui e con le sue stesse esigenze, non un adulto;
  • aiuta a trovare strategie di adattamento e a rendere indipendente il bambino;
  • se accompagnato in questo rapporto con serenità e positività dai genitori, il bambino non avrà timore e accrescerà la sua autostima e nel futuro la propria autorealizzazione.

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Chiara Sillitti
Psicologa, Counselor Strategico e Psicoterapeuta Strategico Breve in formazione, con un Master in "Salute Mentale di Comunità", svolgo da anni la mia professione da Psicologa privatamente, lavoro come Operatore Psicologo Specializzato in un Istituto Comprensivo Statale occupandomi di bambini disabili, ed ho collaborato con Scuole Pubbliche e Private, con associazioni di Volontariato, e con Comunità Terapeutiche. Svolgo l’attività di Consulente Tecnico per gli avvocati che ritengono importante una perizia psicologica a sostegno dei loro clienti e utilizzo un’ampia batteria di Test differenti a seconda della problematica. Collaboro con INTEGRA, un’azienda di consulenza a 360°: insieme, aiutiamo imprenditori, manager e professionisti, ad acquisire nuove conoscenze per migliorare se stessi e i risultati dell’azienda. Ricevo previo appuntamento a: Palermo, Via Selinunte, 4 Campobello di Licata (AG), via Umberto, 161

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