C’è ancora posto nel mondo per quel magone che teniamo dentro, per quei brutti sentimenti che sono incatenati in un angolo nascosto in noi. Liberiamo la mente e apriamo il cuore. Riconosciamo le nostre emozioni e comprendiamo quelle degli altri per dialogare in parità e per capirci in qualsiasi lingua o segno. Questa è intelligenza emotiva
Non sappiamo cosa faranno i nostri bimbi da grandi. Non sappiamo che lavoro faranno, dove e con chi vivranno, però possiamo contribuire alla loro felicità. Possiamo mettergli in mano gli strumenti per avere una vita serena che non è poco.
Una buona intelligenza emotiva è fondamentale per vivere bene.
Quante volte i nostri bimbi piangono e non capiamo perché e aumenta il nostro livello di stress? Quante volte non rispondiamo alle loro domande o tagliamo corto? Quante volte parlano con noi mentre la nostra mente viaggia su altri pensieri? Quante volte hanno bisogno solo di carezze e contatto fisico e noi pensiamo: chissà che cosa vorrebbero? Ecco l’intelligenza emotiva ci aiuta a comunicare meglio con i nostri figli, ci aiuta a essere genitori empatici e trasmetterla a loro li renderà persone vincenti.
Cosa è l’intelligenza emotiva?
L’intelligenza emotiva è la capacità di auto motivarsi, di non abbattersi mai anzi rialzarsi più forti dopo un insuccesso, di essere ottimisti sempre. La capacità di conoscere, comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri, di gestirle in base alle situazioni che si presentano in determinati momenti insieme all’empatia, sono doti che ci permettono di affrontare la vita in modo più sereno ed equilibrato, quindi ci aiutano a essere più felice.
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Perché è importante stimolare l’intelligenza emotiva nei bambini?
È importante stimolare l’intelligenza emotiva nei bambini, sin da piccoli perché li aiuta a diventare adulti inclini alla felicità. Viviamo immersi in un mondo di relazioni e di persone che hanno indole e abitudini diverse tra loro. Sapere interagire e comunicare con tutti è sicuramente come avere una marcia in più per vivere sereni, in armonia e per raggiungere ottimi risultati nel mondo del lavoro. Creare rapporti appaganti e soddisfacenti con se stessi e con gli altri permetterà ai nostri figli di raggiungere livelli alti di successo nella vita familiare, personale e lavorativa.
Intelligenza emotiva serve agli adulti e ai bambini
Conoscere se stessi, le proprie emozioni ovvero controllare per esempio la rabbia, il dolore, trasmettere la felicità nel modo giusto, controllarci quando vogliamo dire una cosa con impulsività, ascoltare l’altra persona, comprenderla, tutto questo significa sviluppare intelligenza emotiva ovvero unire il cuore alla mente.
L’empatia ovvero entrare in sintonia con chi abbiamo di fronte, e non è sempre un processo immediato, lo sappiamo, è quello che ci vuole per sapere comunicare bene. Ovvero ci aiuta a esprimere ciò che vogliamo dire facendo arrivare all’altro in modo chiaro il messaggio che vogliamo trasmettere. Quindi l’intelligenza emotiva (scoperta da Daniel Goleman nel 1995) serve nella relazione di coppia e serve a crescere figli sani e felici. Vediamo come.
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Ecco come è possibile sviluppare intelligenza emotiva ed empatia
- Il tempo che passiamo con i nostri figli deve essere speciale. Fate in modo che lo sia. Non pensate alla quantità, ma alla qualità. I bambini sentono tutte le nostre sensazioni ancor prima che noi le riconosciamo. Se stiamo con loro e pensiamo cosa dire all’amica, cosa cucinare per cena, come dire una cosa importante al proprio capo i bambini non si divertono e non apprezzano il tempo dedicato a loro. Meglio mettere da parte pensieri estranei, chiuderli in una stanza per due, tre (se si può) ore e viversi il tempo con i figli.
- Siate affettuosi. Sì a baci, abbracci, coccole, sorrisi e divertimento sano. I bambini hanno bisogno di sentire che intorno a loro c’è calore e amore. Direi che il contatto mamma/papà/figlio piace anche agli adulti.
- Cercate di comprendere i loro capricci. Mettete delle regole senz’altro, ma quando chiedono qualcosa insistentemente cercate di stare al di là e immaginare cosa può essere accaduto nella loro testolina, quale equilibrio è venuto meno.
- Cercate di essere empatici e, per fare un esempio concreto, quando vogliono una caramella (l’ennesima) spiegate loro che fa male al pancino e ai denti e che anche voi vorreste tuffarvi in un vasca piena di caramelle e cioccolati, ma che non si può fare perché c’è un motivo ben preciso. Cioè non dite solo no, ma date ai bimbi le giuste spiegazioni.
- Non rimproverateli davanti agli altri perché potrebbero sentirti doppiamente feriti: per aver capito dello sbaglio e per essere stati rimproverati in pubblico. I punti di riferimento del bambino siete voi, genitori. Non occorre coinvolgere altre persone in situazioni che sono già spiacevoli per la famiglia.
Ricordatevi che avere abilità relative all’intelligenza emotiva significa sviluppare una personalità vincente, cioè capace di trasformare i desideri in obiettivi concreti, di superare ostacoli e difficoltà reali per andare dritti all’obiettivo prefissato.
Intelligenza emotiva significa anche che la mente deve dialogare con il cuore e deve conoscere il suo linguaggio altrimenti va in tilt. Riusciremo a essere migliori per noi stessi e per il mondo se impariamo a comunicare dando parole alle emozioni e dotando di sentimenti la nostra mente.