Malattie che possono trasmettere gli animali

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Quali malattie possono trasmettere gli animali? Tra falsi miti e pericoli sopravvalutati, i nostri animali domestici, sono veramente veicoli di patologie pericolose?

Nella pratica quotidiana, una delle domande che più spesso mi viene rivolta, all’atto dell’arrivo in famiglia di un animaletto, è sicuramente “Dottore, ci sono rischi per i miei figli? Il cucciolo, può trasmettergli malattie? Quali sono le malattie che gli animali possono trasmettere ai miei figli?”.

Al riguardo, spesso, mi confronto con mistificazioni e, spesso, esagerazioni. Per fare un esempio, ho avuto clienti alle quali il proprio ginecologo ha suggerito di dare via il cane, in quanto pericoloso per la gravidanza.

Cercherò, dunque, di seguito, di sfatare alcuni di questi falsi miti.

Parassiti esterni che possono trasmettere gli animali

Le Zecche

Le Zecche sono vettori di malattie pericolose quali l’Ehrlichiosi o la Malattia di Lyme. Le Zecche, salite sull’animale o sull’uomo, si attaccano alla cute e succhiano il sangue. In questo scambio di fluidi organici può avvenire la trasmissione di determinate malattie.

Le Pulci

Le pulci sono responsabili, oltre che di morsi fastidiosi (simili a quelli delle zanzare), della trasmissione di parassiti intestinali, nel cane o gatto che le ingerisce. Va detto che le pulci sono animali STANZIALI, ovvero tendono a non abbandonare chi le ospita (questo dovrebbe tranquillizzarci non poco).

Le Zanzare

Le zanzare pungono gli animali come l’uomo ed, una specie particolare chiamata Pappataccio (Flebotomo), trasmette la Leishmaniosi, che risulta essere trasmissibile all’essere umano.

In tutti questi casi, l’utilizzo di una normale profilassi, attraverso comuni e diffusissimi antiparassitari, garantisce una copertura ottimale. Va precisato, riguardo la Leishmaniosi, che il cane è un semplice serbatoio e non un vettore, nel senso che non può trasmetterci la malattia, cosa che può fare solo ed esclusivamente il flebotomo.

Parassiti interni che possono trasmettere gli animali

I cosiddetti “vermi”, la maggior parte di loro, costituiscono un pericolo per l’uomo in quanto responsabili di una sindrome denominata “larva migrans” viscerale o cutanea, in quanto, muovendosi all’interno di organi o tessuti, creano delle reazioni irritative.

Altri, come la Giardia o le Tenie, provocano parassitosi minori. Anche in questi casi, comunque, una buona profilassi tiene alla larga i rischi maggiori.

Patologie virali che possono trasmettere gli animali

La Rabbia e la Leptospirosi, sono effettivamente pericolose per l’uomo. Tuttavia, riguardo alla Rabbia, non ci sono casi segnalati, su animali domestici, dal 1973. Riguardo la Leptospirosi, invece, esiste una vaccinazione efficace, che pone gli esseri umani al riparo da ogni rischio.

Il gatto, tra gli animali domestici più amati
Il gatto, tra gli animali domestici più amati

Patologie dermatologiche

Infine, pericoli da considerare sono le patologie dermatologiche, micosi e malattie da acari (Rogne), in primis.

A proposito delle micosi, comunque, va detto che, gli agenti responsabili, sono spesso saprofiti (ovvero normalmente già presenti sulla cute dell’uomo o dell’animale sano), e manifestano sintomi solo in concomitanza di altre malattie debilitanti per il soggetto.

La maggior parte delle rogne, invece, non sono pericolose per l’uomo, ad eccezione della Rogna Sarcoptica (Scabbia). Anche in questo caso, però, trattasi di patologie minori, facili da diagnosticare e curare.

In ogni caso, se riscontraste una lesione sulla pelle, apparsa improvvisamente, che non vi convince, sarà sufficiente rivolgersi ad un vet, per fugare ogni dubbio.

La Toxoplasmosi, infine, patologia trasmessa, tra gli altri, dal gatto domestico, attraverso le feci, è molto diffusa nel nostro paese. Tuttavia, la maggiore fonte di contagio, non è il gatto, bensì gli alimenti di origine animale, consumati crudi, o le verdure non lavate adeguatamente.

Per quel che riguarda le feci del gatto, è sufficiente sostituire  la lettiera una volta al giorno (il Toxoplasma diventa pericoloso solo se le sue spore vengono ingerite direttamente, dopo esser state a maturare per almeno 48 ore…) e, se proprio vogliamo essere pignoli, utilizziamo dei guanti usa e getta, se siamo donne in gravidanza, o lasciamo che siano i mariti a pulirla……

In conclusione, è sempre buona norma, portare un animale appena preso in visita dal proprio veterinario. Questi, infatti, saprà diagnosticare precocemente eventuali patologie pericolose e consigliare le migliori profilassi vaccinali e non, per goderci il nostro pet, in salute e libero da parassiti.

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Marco Pecoraro
Mi sono laureato a Messina nel 2006, presso la Facoltà di Medicina Veterinaria. Per tutta la durata degli studi ho frequentato, come studente tesista, il dipartimento di Chirurgia ed Anestesiologia. Durante il tirocinio post laurea presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Ozzano Dell’Emilia (BO), ho collaborato presso alcune strutture veterinarie nella città di Rimini. Nel 2007 ho deciso di trasferirmi in Inghilterra e sono diventato membro del Royal College of Veterinary Surgeon. Durante questo periodo tra un lavoro e l’altro, ho maturato un’esperienza lavorativa di otto mesi presso l’Ospedale Veterinario Santa Chiara di Brescia, che mi ha permesso di specializzarmi nell’ambito della medicina d’urgenza e del Pronto Soccorso, e una altrettanto importante esperienza nella Clinica Veterinaria di Pershore (UK), che mi hanno convinto ad trasferire nella mia città natale quanto avevo appreso in questi anni di peregrinaggio. Tornato a Palermo nel giugno 2009, ho conosciuto il dottor Blumetti, con cui ho cominciato una fruttifera collaborazione che mi ha portato a decidere di unirmi a lui nel gestire l’Ambulatorio Veterinario S. Chiara. Forti del nostro comune senso per le innovazioni e per la cura dei pazienti, speriamo di comunicare ai proprietari dei nostri pazienti, la professionalità e l’onestà che, secondo noi, dovrebbe animare ogni veterinario, nell’esercizio delle sue funzioni. Nel gennaio dello stesso anno, ho superato la selezione per l’ingresso alla Scuola di Specializzazione in Etologia e Benessere Animale, presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Napoli. Mi sono specializzato nel novembre del 2011 ma non ho mai smesso di aggiornarmi....e mai lo farò.

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