Come educare i nostri figli, come renderli sicuri e sereni. Questa è la sfida di tutti i genitori. Per questo nasce un progetto di sostegno alla genitorialità, Nico – spazio familiare. Ecco di cosa si tratta
Quando la maternità cambia la vita di una donna. È il caso di dire quando la maternità diventa una “guida” per una mamma. Arianna Ambrosoli , mamma di Niccolò che ha tre anni, è stata per anni una beauty consultant. Con la sua maternità Arianna ha scoperto un mondo e ha deciso di intraprendere un cammino di sostegno alla genitorialità. Ha ideato Nico – Spazio Familiare
Arianna, come è nato Nico, di cosa si tratta?
«L’idea nasce dalla ricerca interiore di riuscire a far crescere i nostri figli in un ambiente intellettualmente sano, che stimoli valori positivi che in futuro possano migliorare la nostra società. Comincio col dire che, con gratitudine, siamo affiliati all’Associazione Casa dei bimbi, dove, mio figlio Niccolò è stato accolto nel “nido in casa” di Annalisa Monteleone, fondatrice dell’associazione. Il nostro progetto sta crescendo e uno dei prossimi obiettivi è quello di avviare un nido in casa, ma non solo, infatti è un progetto ampio e articolato che vuole garantire il benessere delle famiglie. Faremo laboratori pomeridiani che accoglieranno bimbi di diversa età, organizzeremo feste “eco bio” di vecchio stampo, come quelle che i nostri genitori hanno fatto per noi, in casa. Ovvero feste con pochi bambini facendo laboratori a seconda dell’età e riscoprendo una cucina genuina, con cibo fatto in casa, feste… mi piace dire, dal sapore antico».
La tua maternità ti ha fatto riscoprire desideri messi da parte…
«Attraverso la mia maternità ho capito quanto sia indispensabile il sostegno alla genitorialità. Il percorso che mi ha portato a Nico è cresciuto in me, pian piano, e nel momento in cui nella maternità ho cercato un conforto nelle parole di un libro di una nota psicoterapeuta toscana, Alessandra Bortolotti, “Se poi prende il vizio”, si è fatta strada l’idea concreta di creare uno spazio da far condividere a genitori e bambini per crescere insieme come genitori e come figli. Leggendo questo testo mi si è aperto un mondo, ho scoperto un sostegno nell’allattamento, quanto sia importante l’accoglienza per le mamme e soprattutto per le neo famiglie. Mi sono avvicinata e ho sposato a pieno la cosiddetta “disciplina dolce”,ovvero accudire i bimbi senza punizioni, quindi accogliendo i loro bisogni, trattandoli con grande rispetto ed empatia. Così si è risvegliato in me un desiderio arcaico di stare con i bambini e di essere una maestra d’asilo».
L’importanza della comunicazione e dell’ascolto nell’educazione dei figli…
«Alla luce di tutto quello che ho detto sto creando alcuni eventi che nascono dal desiderio di assumersi la responsabilità di agire sul territorio non solo per se stessi, ma anche per gli altri, dall’esigenza di trovare nuove modalità di relazionarsi, come quello di ascoltare e comprendere il linguaggio dei nostri figli.
Formandomi sulla disciplina dolce ho scoperto la Debora Stenta, doula, consulente facilitatrice sui temi dell’infanzia e della maternità e ho deciso di organizzare con lei un evento sulla comunicazione con i nostri bimbi. “Ascolto e presenza nella comunicazione”, che si terrà domenica 20 gennaio presso il Centro Lo Spazio in via XII Gennaio 34 a Palermo. Debora Stenta è una doula che insegna a esercitare il potere dell’ascolto attraverso attività di gruppo, giochi ed esperienze guidate. L’obiettivo dell’iniziativa è metterci in contatto con i bambini, ascoltare i loro bisogni per farli crescere felici. Se saranno bambini felici diventeranno adulti felici e sicuri.
Sono fortemente convinta che educando a valori sani i nostri bambini contribuiremo a migliorare la società in cui viviamo. Vorrei che formassimo adulti pensanti e non che si muovano in massa, piuttosto che stiano nella società attivamente, che siano in grado di ascoltare empaticamente, mi piacerebbe creare una società di grande attenzione verso il prossimo. “Il cambiamento di un singolo individuo cambierà l’intera umanità (cit. Daisaku Ikeda)”. Siamo noi a cambiare l’ambiente. Ascoltare saper ascoltare i nostri figli e sapere comunicare con loro ci permetterà di farli crescere con sani principi che saranno utili a migliorare la società in cui viviamo».