Tutti li hanno diffusi sul corpo e compaiono dalla nascita o spuntano dopo, Sono i nei, macchie rotonde o di forma irregolare sulla pelle. «Nel bambino, il numero dei nei aumenta gradualmente con l’avanzare del tempo. Vanno monitorati colore, bordi, dimensioni attraverso la dermoscopia»
I nei, questi sconosciuti e curiosi cerchi sulla nostra pelle. Quasi tutti ne abbiamo almeno uno sul nostro corpo: più o meno grande o colorato, o anche dalla forma particolare. Ma cosa sono davvero queste macchioline che compaiono nei posti più strani del nostro corpo e per alcuni dei quali, a volte, non sapevamo neppure di avere? E, quanto è importante tracciare la loro mappatura? Con che frequenza?
Lo abbiamo chiesto alla dermatologa Catiuscia D’Anna, esperta in Dermatologia, Venereologia e Medicina estetica.
Dottoressa, cosa sono i nei e come si presentano?
«Presenti sin dalla nascita o formati nel corso degli anni, i nei sono macchie pigmentate e persistenti di colore scuro che appaiono sulla superficie cutanea a causa dell’accumulo di melanociti, le cellule che producono melanina, il pigmento alla base del colore della pelle e del fenomeno dell’abbronzatura da esposizione solare. Si chiamano congeniti se presenti sin dalla nascita, mentre sono definiti acquisiti quelli che appaiono nel corso della vita.
Si presentano come una piccola macchia di forma tondeggiante, con un diametro non superiore ai 2,5 centimetri, con bordi netti e di colore marrone scuro con qualche variante, dalle tonalità carne passando per il giallo e qualche volta anche rosse o rosa camoscio (a seconda del fototipo), e appaiono con una superficie piatta o leggermente in rilievo, al tatto lisci o a volte spessi come le verruche».
Quali sono le caratteristiche dei nei che vanno monitorate?
«Nel bambino, il numero dei nei aumenta gradualmente con l’avanzare del tempo. Al momento della visita specialistica, sono molte le caratteristiche che il dermatologo deve valutare sia clinicamente, controllando colore, bordi, dimensioni, numero etc., che mediante un test rapido e non invasivo chiamato dermoscopia».
In cosa consiste la dermoscopia?
«La mappatura dei nei è la visita dermatologica con cui viene valutata la natura dei nei sulla pelle, non solo clinicamente ma anche mediante l’ausilio della dermoscopia digitale: questa tecnica prevede l’utilizzo di un piccolo strumento ottico manuale, il dermatoscopio. Attraverso questo esame il dermatologo può monitorare alcune caratteristiche cromatiche dei nei non visibili ad occhio nudo o con una normale e comune lente di ingrandimento. Spesso, infatti, la mappatura dei nei viene trascurata ma, in molti casi, il parere di un esperto può essere estremamente utile».
Quando e con che frequenza effettuare tale controllo?
«È sempre consigliabile un controllo dermatologico dei nei già in età pediatrica, durante il primo anno di età, per un corretto monitoraggio clinico e dermatoscopico periodico. Sarà il medico specialista a stabilirne la frequenza: solitamente una volta l’anno se non ci notano variazioni di forma e colore».
Come si presenta un neo atipico? Come intervenire?
«I nei sono solitamente del tutto asintomatici e cioè, in condizioni normali, non danno alcun segno della loro presenza. Un neo è atipico quando non rispetta le cosiddette regole dell’ABCDE (asimmetria, bordi, colore, dimensioni, evoluzione) clinico e dermatoscopisco. Un neo apparentemente diverso o che si è modificato in poco tempo va sempre e immediatamente sottoposto a controllo dermatologico, per stabilirne il grado di tranquillità mediante l’esame. Da tenere sempre bene in mente però che per la maggior parte dei nei, nel tempo, si possono modificare forma, colore e grandezza. Sono le modifiche improvvise di questi parametri che devono insospettirci. Nei bambini, ad esempio, i nei congeniti, mostrano una crescita graduale nel corso degli anni».
Come ci dobbiamo comportare durante l’esposizione al sole?
«È buona regola per tutti evitare esposizioni solari molto intense e prolungate, e specie con i bambini, stare al sole durante le ore centrali della giornata (12-16). Il tipo di fattore di protezione solare viene indicato dal dermatologo sulla base del fototipo del paziente ma, è una buona regola, coprirli tutti con filtro solare 50. Per quanto riguarda i bambini la protezione deve essere, per tutta l’area del corpo e non solo sui nei, sempre massima (SPF 50+)».