Stanchezza, astenia, sudorazione eccessiva, a volte ansia e tachicardia, insonnia. Sono alcuni sintomi della sindrome da rientro delle vacanze che colpisce anche i bambini soprattutto quelli che vanno alle elementari
La settimana dopo le lunghe ma meritate vacanze natalizie dicono sia più dura di quella estiva: c’è ancora il ricordo dei cenoni, dei dolci condivisi con la famiglia, si scarta ancora qualche regalo, si trascorrere del tempo avvolti in un caldo pile davanti alla tv.
Ogni anno, durante questo periodo, circa un milione di bambini italiani viene colpito dalla cosiddetta Sindrome da Rientro. Un mix di sintomi diversi, stanchezza, astenia, sudorazione eccessiva, a volte ansia e tachicardia, che si presentano all’improvviso a cavallo del rientro dalle vacanze.
Bambini e sindrome da rientro vacanze
Le vacanze di Natale sono terminate. Dopo diversi giorni trascorsi in famiglia o con gli amici, in completa libertà, senza vincoli di orari e senza obblighi, il rientro a scuola e alla solita routine può essere particolarmente difficoltosa. La sindrome da rientro, oltre a provocare tristezza e mancanza di adattamento, può provocare, nei bambini, soprattutto in quelli che frequentano le scuole elementari, qualche problema di insonnia, irritabilità, inappetenza.
Come affrontare la sindrome da rientro
Per aiutare i bambini a superare la sindrome da rientro, che dura soltanto qualche giorno,
bastano pochi e semplici accorgimenti affinché scompaia senza grandi difficoltà:
- se siete stati in viaggio lontano da casa, il consiglio è quello di non rientrare in città immediatamente a ridosso dell’apertura delle scuole ma con qualche giorno di anticipo in modo da permettere al bambino di ambientarsi nuovamente tra le mura domestiche e di reinserirsi in un ritmo di vita più metropolitano;
- non rinchiudersi in casa: anche se si rientra in città, c’è freddo o piove, la cosa fondamentale da fare è quella di non cedere alla pigrizia e al cattivo umore, ma sforzarsi di stare con i bambini all’aria aperta il più possibile;
- non date subito il via libera ai videogiochi, tablet, maratone televisive ma sfruttate ancora il tempo libero per far stare i bimbi più possibile all’aperto. Si ad escursioni in montagna, cinema e pigiama party con gli amici. Sognare può rappresentare un valido ‘placebo’ alla tristezza per il rientro: parlate dei bambini ricordando la vacanza appena conclusa, ma fare anche tanti progetti sulla prossima stagione, quella estiva.
- importante, a piccole dosi, la ripresa della lettura e dei compiti. L’ideale è riprendere gradualmente con qualche esercizio di lingua e matematica.
Sindrome da rientro e sveglia
Per combattere lo smarrimento che si prova al suono della sveglia, dopo giorni senza orari e regole, il consiglio è quello di anticipare il risveglio gradualmente, in modo da anticipare allo stesso modo anche i tempi del sonno notturno. Subito dopo Capodanno quindi, iniziate ad organizzare le vostre mattine a suon di sveglia.
Cominciando con l’anticipare la sveglia gradualmente in modo da consentire anche al bambino di avere il tempo per fare un’adeguata prima colazione. E allo stesso modo di anticipare pian piano l’orario in cui bisognerà andare a letto.I pediatri precisano che in media un bambino di 3-5 anni dovrebbe dormire non meno di 11-13 ore; dai 6 ai 10 anni non meno di 9-10 ore e non meno di 8-9 ore per i bambini della fascia di età 11-13 anni.
Sindrome da rientro e alimentazione
Per aiutare i bambini a non disperdere energie e a combattere la stanchezza, è bene curare la dieta con una maggiore attenzione in questi giorni. Fondamentale assicurare al bambino il giusto apporto di vitamine, fibre e sali minerali. Il buon umore, cosi facendo, si riacquista anche a tavola: assicuratevi che i piccoli mangino a sufficienza e in modo sano. Mai dimenticare o trascurare la colazione: fate in modo che sulla vostra tavola non manchi yogurt, frutta e cereali per fare un pieno di vitamine, importantissime per recuperare energie e buonumore.