La sindrome premestruale colpisce numerose donne. I sintomi più comuni sono: tensione al seno o al basso addome, mal di schiena, problemi alla pelle soprattutto sotto forma di acne sul viso, sbalzi di umore. Può presentarsi in forma più pesante o lieve
Sindrome premestruale: cosa c’è da sapere e come gestirla al meglio
È il malessere generale più famoso tra le donne, il più temuto dagli uomini: la sindrome premestruale colpisce circa l’80% delle donne di età compresa tra i 18 e i 50 anni, e varia da soggetto a soggetto interessando non solo il corpo ma anche la mente. Costituita dall’insieme di vari sintomi che si presentano in alcune donne prima dell’arrivo delle mestruazioni, dipende soprattutto dallo squilibrio ormonale. Tensione mammaria, rigonfiamento dell’addome e spossatezza sono solo alcuni dei disturbi che possono essere affrontati con rimedi sia naturali che farmacologici.
Che cosa è la sindrome premestruale
Per sindrome premestruale si definisce un insieme di disturbi fisici e psichici, che si presentano, in genere, dai due a cinque giorni prima del ciclo mestruale e, di norma, scompaiono con esso nel giro di qualche giorno. Per definizione essa non è altro che un’amplificazione dei sintomi che precedono il flusso mestruale. Tale condizione diventa di natura patologica quando la sua severità è in grado di interferire con la normale attività domestica o lavorativa. A livello ormonale, la sindrome premestruale è provocata dalle fluttuazioni premestruali dei livelli degli estrogeni che, in soggetti geneticamente predisposti, causano una caduta dei livelli di serotonina, il neurotrasmettitore più importante nella regolazione del tono dell’umore.
Non tutte le donne, fortunatamente, accusano gli stessi sintomi. Alcune li definisco lievi, ma, in molti casi, si assiste ad una drastica riduzione della qualità e quotidianità della vita. Tra i fastidi più comuni ci sono la tensione localizzata alle mammelle o al basso addome, mal di schiena, problemi alla pelle soprattutto sotto forma di acne sul viso, continuo mal di testa, aumento della ritenzione idrica. Ma non solo. Sono infatti possibili repentini cambiamenti di umore, depressione, irritabilità, crisi di pianto e dolori sparsi in tutto il corpo.
Le più colpite sono le donne “multitasking”
Secondo recenti studi, negli ultimi anni, i disturbi femminili legati al ciclo sono aumentati in modo consistente. La sindrome premestruale, in particolare, colpisce le donne anche per dieci giorni al mese, trasfigurando, in questo modo, il loro modo di essere, di pensare e, soprattutto, di agire. All’origine c’è, spesso, una vita troppo frenetica, legata all’essere genitori, lavoratrici, sportive. Conflitti, tensioni emotive, stanchezza, tempo scadente, sono tutti aspetti stressanti che alterano le funzioni interne di un individuo.
Probabili cause della sindrome premestruale
Non tutti sanno che ad oggi, purtroppo, non è stata ancora evidenziata una causa univoca della sindrome premestruale a causa dei molteplici e diversi sintomi che le donne manifestano in maniera totalmente soggettiva. È noto però che concorrano diversi fattori che, agendo sinergicamente, provocano la comparsa dei malesseri. Tra questi, il più conosciuto fra i fattori scatenanti è la carenza di magnesio, responsabile del mal di testa, dei crampi muscolari e dei dolori all’utero. Questa carenza sembra sia dovuta ad un incremento della produzione di ormoni, come l’aldosterone, che regolano il bilancio dei sali minerali del nostro organismo.
Lo squilibrio ormonale è l’altra grande causa della sindrome premestruale: un innalzamento del livello di estrogeni e di prolattina è alla base dell’aumento di volume e del dolore al seno, della ritenzione idrica, che causa stipsi, e dell’aumento di peso. Sembra poi che si verifichi una diminuzione di dopamina e serotonina, endorfine in grado di regolare il tono dell’umore. Inoltre, gli stati depressivi transitori della sindrome premestruale, potrebbero essere dovuti ad una carenza di Vitamina B6, coinvolta nella sintesi di serotonina e dopamina. Ma altre possibili cause sono state proposte dalla comunità scientifica come i problemi della tiroide e l’ipoglicemia.
I rimedi dipendono dalla gravità dei sintomi
L’insieme di disturbi fisici e psichici della sindrome premestruale, che regolarmente anticipano il ciclo, possono diventare molto gravi, tanto da interferire sulle regolari attività quotidiane di una donna. Non esiste uno specifico esame da effettuare per determinare se una donna soffra o meno della sindrome premestruale. L’unico accorgimento che si può avere è quello di tenere un diario per almeno per 3 cicli mestruali consecutivi e segnare per ciascun giorno gli eventuali sintomi ed il loro grado di intensità. È importante verificare se esiste una periodicità, cioè se quei sintomi si ripresentano tutte le volte ed in che modo. In molti casi non sono manifestazioni così gravi da richiedere un trattamento specifico. Ci si deve rivolgere al ginecologo quando l’intensità di questi sintomi è tale da interferire con le normali attività quotidiane e compromettere le vita quotidiana di relazione. In questo caso è di fondamentale importanza intervenire con cure farmacologiche regolarizzando gli sbalzi ormonali.
Quando la sintomatologia della sindrome premestruale è moderata o lieve possono essere efficaci i rimedi naturali. Anche in questo caso, le manifestazioni cliniche da curare sono sia fisiche che emotive, ma non vi è la presenza della depressione, o almeno non in forma patologica. La medicina naturale pone rimedio alla sindrome premestruale attraverso diversi principi naturali, come il magnesio e l’agnocasto tra i principali. Non mancano poi i fiori di Bach, gli integratori di potassio, la regolare attività fisica.