Stop alla plastica per rispettare l’ambiente, ecco le alternative

Stop alla plastica per rispettare l'ambiente
Stop alla plastica per rispettare l'ambiente

Il nostro pianeta è invaso dalla plastica, per anni abbiamo utilizzato questo materiale senza pensare alle conseguenze che avrebbe avuto sull’ambiente. Un bicchiere, un piatto, una bottiglia di plastica impiega dai 100 ai 1000 anni per degradarsi. Praticamente ogni qualvolta utilizziamo un oggetto in plastica stiamo fortemente danneggiando il nostro pianeta

Vi scrivo qualche dato, sulla degradazione dei materiali più comunemente usati.

  • La buccia della frutta in circa 2-10 giorni
  • fazzoletti di carta circa 1 mese
  • un vestito di cotone circa 1-5 mesi
  • fiammiferi circa 6 mesi
  • un mozzicone di sigaretta circa 1 anno
  • un chering-gum circa 5 anni
  • lattina d’alluminio tra i 10 e i 100 anni
  • sacchetti piatti, bicchieri di plastica tra i 100 e i 1000 anni
  • tessuti sintetici e pannolini circa 500 anni
  • recipiente polistirolo oltre 1000 anni
  • bottiglie in vetro circa 1000 anni
  • bottiglie di plastica MAI totalmente

Da questi dati si evince quanto in questi anni abbiamo inquinato il nostro pianeta in maniera irreversibile. Ora dobbiamo e possiamo fare qualcosa, iniziamo con il diminuire la nostra impronta ecologica:

  • Facciamo la raccolta differenziata
  • mangiamo a chilometro zero
  • spostiamoci con dei trasporti sostenibili, biciclette, monopattini ecc.
  • non sprechiamo acqua
  • non sprechiamo luce
  • riutilizziamo il vetro
  • non utilizziamo più plastica

Quest’ultimo punto è molto importante, infatti, ho già scritto che la plastica sta inquinando il nostro pianeta, perché non è un materiale biodegradabile e rimane sulla terra per secoli e secoli.

Dopo anni di silenzio, dove solo la sensibilità di noi cittadini ha portato qualcuno a diminuire la propria impronta ecologica, finalmente, prima con la differenziata, ed ora con la messa al bando della plastica, si sta facendo qualcosa. Infatti entro il 2021 la plastica monouso sarà bandita dall’unione europea.

Entro il 2021, piatti, bicchieri, posate, cannucce, tazze in polistirolo, ed altri oggetti in plastica di uso comune, non potranno più essere venduti. Questa è un ottima iniziativa per diminuire la produzione di plastica. Per chi non può fare a meno di questi utensili usa e getta, potrà utilizzare i vari prodotti biodegradabili e compostabili che stanno iniziando a comparire nei negozi, come le bioplastiche o i materiali alternativi.

La plastica compostabile

In base alla normativa un materiale è compostabile se:

  • È biodegradabile, cioè se entro 6 mesi si degrada del 90%.
  • Si disintegra, cioè se il materiale iniziale non esiste più e si trasforma in compost.
  • I metalli pesanti devono essere al disotto di alcuni valori predefiniti.
  • Il compost che si ricava non deve avere alterazioni, deve avere le stesse proprietà del compost organico.

Esistono vari materiali come alternativa alla plastica alcuni sono solo biodegradabili, altri anche compostabili.  I materiali compostabili nel giro di poco, per mezzo della degradazione batterica, diventano compost, i materiali biodegradabili invece si trasformano in materiali e composti chimici semplici, con l’azione di agenti naturali come batteri, umidità, luce solare, ecc.

Tra i materiali biodegradabili e compostabili troviamo, la bioplastica, prodotta con materiali organici e non con derivati del petrolio, uguale alla plastica sia per utilizzo che per consistenza, ma non inquina l’ambiente perché biodegradabile al 100%. Si trovano in commercio anche prodotti con materiali in polpa di cellulosa, in foglia di palma, in amido di mais, in cartoncino ed altri materiali similari. Anche questi sono biodegradabili e compostabili.

Ormai varie marche si stanno orientando verso questa produzione e sempre più negozi hanno prodotti biodegradabili e compostabili. Ora tocca a noi cittadini iniziare a mutare i nostri consumi.

Oltre ai piatti e bicchieri alcune case stanno iniziando a fare il packaging in materiale 100% biodegradabile, a riciclare i materiali di scarto, a creare più che possono una produzione ecosostenibile. Quello che possiamo fare è stare attenti a ciò che compriamo preferendo sempre le marche che rispettano il nostro pianeta. Questi qui sotto sono i loghi che deve avere una bioplastica compostabile.

loghi materiali compostabili

Ricordiamo che il pianeta terra è la casa che stiamo lasciando ai nostri figli, un po’ di sforzo dovremmo farlo per il loro bene.

Articolo precedenteParto in casa: perché farlo
Prossimo articoloPasta con il pomodoro fresco
Luciana Campione
Sono una mamma che si divide, come tante altre, tra lavoro e famiglia. Amo molto viaggiare e l’arte. Quando ero in gravidanza ho capito che tutti i futuri genitori hanno bisogno di grande aiuto, consigli e sostegno. ProfessioneGenitori è nato dall'idea di creare un portale di professionisti che scrivono per informare i genitori in maniera semplice e diretta su tutto ciò che riguarda l'universo del bambino, dal concepimento fino al primo giorno di scuola. Come cofondatrice di ProfessioneGenitori, lavoro per aiutare e supportare tutti coloro che intraprendono questo straordinario viaggio per diventare mamma e papà.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui