Allontanare i figli dal ciuccio è nella maggior parte dei casi traumatico. Il bimbo ha familiarizzato col ciuccio dai primi giorni o mesi della sua vita e lo riconosce come compagno e conforto. Avere un metodo nel toglier il ciuccio aiuta
Come togliere il ciuccio? Pensando a questa domanda molte mamme provano invidia per quei nimbi che il ciuccio, o gommotto come molti lo chiamano, non l’hanno mai preso. Sì, perché far cambiare abitudine ai piccoli è più difficile di quanto si creda, soprattutto se parliamo di un “amico” che hanno conosciuto da piccolissimi. Infatti i nostri figli nei primi giorni o mesi di vita hanno familiarizzato con questo aggeggio, il ciuccio che per loro è stato un conforto, un gioco, un dolce, un alleato contro pianti e noia, un modo per allentare la tensione. Ecco perché è così difficile abbandonarlo.
C’è un tempo per tutto e se tuo figlio ha superato i due anni e si avvicina ai tre, è bene cominciare a spiegargli che il ciuccio non gli servirà più. Se utilizzato oltre i tre anni potrebbe provocare danni alla bocca e ai denti, lo dicono tutti gli odontoiatri. Ma come togliere il ciuccio? Ecco la fatidica domanda.
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10 consigli per togliere il ciucci
- Intanto scegliete di farlo in un periodo in cui vostro figlio non abbia altri cambiamenti tipo: arrivo di un fratellino, inserimento a scuola, spannolinamento. Troppi cambiamenti nello stesso momento non vanno bene e potrebbero rendere difficile la “missione” che sembra già impossibile.
- Mai farlo drasticamente. Cercate di preparare il piccolo all’abbandono del ciuccio raccontando magari che arriverà una fatina o un gattino o un topolino a prenderlo e donarlo a bimbi più piccoli.
- Passaggio graduale. Meglio iniziare a togliere il icuccio di giorno quando vostro figlio si distrae e può divertirsi senza pensarci. Quando la notte lo proponete per dormire iniziate a raccontare una storia che giustifichi la possibilità di allontanarsi dal ciuccio.
- Potreste anche pensare a un dono per la riuscita di addio “ciuccio”.
- Se avete un bimbo più piccolo a casa spiegate al maggiore che lui lo tiene perché è piccino e lui invece essendo grande può farne a me.
- Pianti disperati. preparatevi ce ne saranno per un bel po’ di giorni. Ma è normale perché per vostro figlio il ciuccio è un compagno di giochi, è qualcosa di più di un pezzo di gomma da ciucciare e poi masticare quando hanno i denti e lo usano come gioco.
- ricordate che per loro è una dipendenza allo stesso modo della sigaretta per un adulto. C’è da comprendere atteggiamenti isterici. Per questo è bene non condannare mai il piccolo per la sua reazione, ma bisognerebbe parlargli e dare spiegazioni. Non preoccupatevi se sembra che non ascolti. Loro metabolizzano e interiorizzano.
- Non tornare indietro, non cedere perché se ridate il ciuccio avete perso tutto il lavoro fatto per il distacco. Pazienza e calma vi aiuteranno. Quando sarete riusciti a togliere il ciuccio anche per due, tre notti, complimentatevi con i bimbi, trovate una formula per festeggiare l’evento
- Nella parte della giornata in cui sapete che vostro figlio ha bisogno del ciuccio non fatelo stancare e prima che ve lo chieda distraetelo leggendo un libro, raccontando una favola, giocando con le costruzioni in modo tale che sia un momento di gioia e non di ansia.
- Tutti gli esperti, pediatri, psicologi, dentisti sostengono che prima si toglie, più sarà facile il distacco.