Trasformare casa in un laboratorio Montessori

Trasformare casa in un laboratorio Montessori
Trasformare casa in un laboratorio Montessori

Trasformare casa in un laboratorio montessoriano. Bastano pochi strumenti, un po’ di fantasia e tutto ciò che usate quotidianamente. La vita pratica offre giochi di grande attrattiva per i bimbi. Ecco come arredare casa secondo la pedagogia montessoriana

Secondo la pedagogia di Maria Montessori i luoghi adatti alla crescita dei bambini devono essere privi del tradizionale arredamento scolastico, l’aula diventa un’autentica sala di lavoro, c’è la presenza di sedie, tavoli, scaffali, armadi ma rigorosamente tutto deve essere a portata di mano dei bambini.

La cura dell’igiene dei locali viene affidata agli stessi bambini. La vita scolastica deve essere percepita come continuità rispetto alla vita che il bambino svolge a casa.

Creare un piccolo laboratorio Montessori sensoriale ci permette di avere a disposizione gli strumenti utili per sostenere la curiosità nella crescita del bambino. Ricreare questo ambiente che stimola il bambino, che gli permette di tirar fuori la sua energia e scoprire le proprie abilità si può anche a casa.

Quali materiali usare in casa

La casa, l’ambiente domestico offre tanti stimoli e tanti strumenti ai bambini. Una pentola, un asciugamano, una scatola diventano oggetti da scoprire, studiare e aiutano a sviluppare la creatività dei piccoli. Il materiale deve essere semplice ed essenziale. Sì a oggetti solidi da incastrare come blocchi, tavole, figure e forme geometriche da mettere in serie secondo criteri di colore, dimensione, altezza, peso. E ancora panni colorati, aggeggi che fanno rumore, tipo campanellini, superfici di diversa composizione ruvide o lisce da toccare.

Sviluppano manualità e concentrazione…

Toccare, infatti, materiali di vario tipo soddisfa la curiosità del bambino. Proponetegli di toccare materiali dai più svariati. Impastare il pane, infilare le mani in una ciotola di fagioli secchi, accarezzare il pelo di un gatto o un di cane sono ottimi spunti. Tutto questo procura al piccolo sensazioni diverse e gli dà informazioni sull’ambiente che sta vivendo in quel momento.

Gli oggetti che il bambino utilizzerà come gioco saranno il nostro modo per allenare la sua manualità.
Ogni volta che offriamo al bambino un asciugamano appena lavato e lo invitiamo a sentirne il profumo, stiamo unendo un piccolo esercizio con un semplice momento della giornata. Ai bambini più grandi possiamo chiedere di assaggiare quello che cuciniamo per dirci se è giusta la quantità di sale. Le occasioni, insomma, sono tante.

Stimoliamo il tatto

  • Toccare oggetti fatti di materiali diversi
  • Entrare le mani in una ciotola di fagioli, lenticchie, piselli
  • accarezzare il pelo di un animale
  • Mettere in un sacchetto più oggetti e farli riconoscere con il solo tatto senza vederli

Create un percorso sensoriale

Camminare a piedi nudi fa benissimo al bambino che percepisce il liscio del parquet, il freddo delle piastrelle, la morbidezza della moquette. Non preoccupatevi delle calze, a piede nudo non scivola anzi sviluppa la fiducia nel proprio corpo e riceve importanti informazioni sensoriali.  A casa potete creare un vostro percorso sensoriale con un sentiero fatto di materiali diversi: un pezzo di moquette, una coperta di lana, un cuscino morbido,  uno zerbino ruvido, un tappetino ricoperto di sabbia, una parte di legno, una di ciottoli, una con la carta per imballare fatta di bollicine di aria.

Una volta sistemato il percorso fate camminare il bambino a braccia aperte per mantenere l’equilibrio. Il percorso potete variarlo a vostro piacimento, rendendolo più semplice o più complicato.

La stanza della nanna

La stanza del neonato/bambino stile Montessori è diversa dalla tipologia delle classiche camerette per bambini. Anche qui tutto deve essere a portata di bimbo. Il letto previsto dalla pedagogia montessoriana, infatti è tutt’altro che con le sbarre.

La stanza del neonato/bambino stile Montessori è diversa dalla tipologia delle classiche camerette per bambini. Anche qui tutto deve essere a portata di bimbo, un ambiente sereno, ordinato e con tutti gli arredamenti adatti alle sue necessità e ai suoi periodi sensitivi.

Deve essere un ambiente ricco di opportunità per fare esperienze, un ambiente che incoraggi l’attività spontanea del bambino e che segua la sua crescita, facilitando lo sviluppo naturale dei movimenti del piccoli. Per questo è opportuno creare un ambiente che faciliti i suoi spostamenti offrendogli spazi sicuri e confortevoli, che lo faccia sentire sempre a suo agio in un ambiente creato per lui e non un intruso in un’ambiente creato per gli adulti. Questo svilupperà la fiducia in se stesso e la sua autostima.

Il letto previsto dalla pedagogia montessoriana, infatti è tutt’altro che con le sbarre. A partire dai 2 anni di vita infatti Maria Montessori suggerisce un lettino, preferibilmente quadrato, che permetta al bambino di muoversi in autonomia e trovare la sua posizione ideale, sopratutto un letto basso, come un materasso poggiato per terra che consenta al bambino di uscire ed entrare autonomamente, di non farsi male se dovesse cadere dal letto e di non stare dietro delle sbarre che venivano viste dalla Montessori come un intralcio allo sviluppo intellettuale dei bambini.

Potete farlo a casa utilizzando un materasso basso di 10 centimetri oppure potete scegliere un futon.  Ricopritelo di un telo di cotone spesso  sopra potete mettere un lenzuolo più piccolo 60X80 che è più facile da cambiare. Quando vostro figlio dorme copritelo con un plaid possibilmente di materiale naturale, senza avvolgerlo sotto il materasso, cioè la coperta non va rimboccata sotto al materasso.

Il materasso va messo in un angolo della stanza, nella parte di accesso mettete un tappeto per diminuire il dislivello tra pavimento e materasso, il piccolo si sa, dopo i due mesi si rotola e a tre anni si gira e rigira durante il sonno. Potete usare dei cuscini, serpentoni tipo quelli per l’allattamento per metterli ai lati e far sentire il piccolo protetto, come quando era nel grembo materno.

In tal modo fin dal risveglio il movimento, l’autonomia e l’esplorazione del bambino sono incoraggiati. Il lettino basso infatti permette al bambino di partire in esplorazione fin dal risveglio, inoltre consente di guardare il mondo senza ostacoli visivi.

Naturalmente questa è una scelta impegnativa per la vigilanza, il bambino essendo autonomo potrebbe iniziare ad esplorare la stanza senza la nostra presenza, per questo la stanzetta dovrà essere perfettamente in sicurezza.

Articolo precedenteLa chiave per entrare nel mondo del neonato
Prossimo articoloSvezzamento; I legumi, un alimento importante (3 ricette)
Luciana Campione
Sono una mamma che si divide, come tante altre, tra lavoro e famiglia. Amo molto viaggiare e l’arte. Quando ero in gravidanza ho capito che tutti i futuri genitori hanno bisogno di grande aiuto, consigli e sostegno. ProfessioneGenitori è nato dall'idea di creare un portale di professionisti che scrivono per informare i genitori in maniera semplice e diretta su tutto ciò che riguarda l'universo del bambino, dal concepimento fino al primo giorno di scuola. Come cofondatrice di ProfessioneGenitori, lavoro per aiutare e supportare tutti coloro che intraprendono questo straordinario viaggio per diventare mamma e papà.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui