Gli animali? Aiutano la crescita del bambino

Gli animali? Aiutano il sistema immunitario

Il veterinario Marco Pecoraro spiega quanto gli amici a quattro zampe, nella quotidianità o in strutture all’aria aperta, possano aiutare i più piccoli: «Favoriscono lo sviluppo psico-motorio, insegnano a rispettare le altre forme di vita e a capire che certi cibi non crescono nelle… buste dei supermercati»

Aria pulita, cielo terso e qualche animale che fa compagnia. Una situazione ideale per i più piccoli, intendiamo neonati, bambini e adolescenti. Con l’arrivo delle belle giornate programmare gite fuori porta in giardini, ville, agriturismi e fattorie didattiche dovrebbe essere un appuntamento fisso la domenica o quando si più.

Genitori, insomma, rimboccatevi le maniche e lasciate città e smog, per raggiungere delle vere oasi di paradiso. Se per caso non avete feeling con le “bestioline”, stringete i denti e piuttosto pensate ai benefici che i vostri figli possono trarne.

I motivi per una passeggiata all’aperto o meglio ancora in una fattoria accogliente sono davvero tanti. Marco Pecoraro, veterinario e amante del mondo a quattro zampe, ce ne sottolinea alcuni.
«- Aiuta lo sviluppo psico-motorio;
– Sviluppa il sistema immunitario;
– Sviluppa il senso di rispetto verso forme di vita differenti da quella umana;
– Insegna ai bambini che frutta, verdura e carne, non crescono nei supermercati;

Respiriamo aria pulita, raccomanda Pecoraro, per non dimenticare che non siamo solo tecnologia e motori».

Nonostante ci siano paure inevitabili: la più immediata, per esempio, il contatto con il pelo che può attrarre polvere e insetti, l’eventuale aggressività degli animali, le condizioi igienici, che le mamme mettono sempre al primo posto, c’è da tener presente anche un aspetto prettamente medico non indifferente, anzi proprio positivo.

«Stando all’aperto ed entrando in contatto con altre forme di vita, si sviluppa il sistema immunitario, – racconta Marco Pecoraro -, prevenendo le allergie e si migliora la resistenza alle infezioni.

Per essere più chiari, -aggiunge -, venire in contatto con sostanze non-self, ovvero, sconosciute al nostro sistema immunitario, quali allergeni, batteri, virus e microbi vari, stimola il sistema immunitario a mettere in atto delle difese e, dunque, a essere pronto in caso di successivo contatto con lo stesso antigene.

Questo è ancora più vero nei bambini, che hanno un sistema immunitario più immaturo, ma anche più pronto e reattivo».

I nostri piccoli sono abituati a entrare in contatto e ad avere familiarità con gatti, cagnolini, uccellini in quanto il contesto in cui viviamo ce lo permette facilmente, ma ci sono anche altre specie che aiutano la loro crescita.

«Psicologicamente, il contatto con specie nuove, sviluppa la mente verso la conoscenza e la curiosità. I bambini imparano che non siamo soli, sul pianeta, che gli animali non sono solo il cane e il gatto domestico.

Possono sviluppare un senso critico sulle modalità di allevamento degli animali, valutando come essi sono trattati (si spera nel maggior rispetto possibile per il loro archetipo etologico) e come ci si debba approcciare a determinati esseri viventi».

Non dimentichiamo, poi, l’aspetto ludico ricreativo e allo stesso tempo quello educativo.

«Possono giocare con gli animali, spiega ancora l’esperto, guidati e sempre nel rispetto per altre forme di vita, per non farsi male e non far male.

Dunque, imparano a rispettare, per essere rispettati, e che bisogna conoscere (gli approcci corretti e le possibili reazioni) prima di poter agire in sicurezza.

fattorie didattiche

Conoscono le piante, i loro colori e i profumi che, ahinoi, sono sempre più rari nei nostri paesaggi urbani.

E ancora scoprono un lavoro tanto importante quanto oscuro, quale quello dell’uomo che lavora la terra, coltiva e si occupa degli animali. Imparano, infine, la provenienza dei cibi, dalla terra o dall’allevamento, prima che giunga sugli scaffali dei supermercati.

Perché i legumi non crescono nelle buste delle zuppe pronte, come la cotoletta di pollo non nasce nel polistirolo, avvolto nel cellophane».

Ecco qualche fattoria didattica d’Italia

Sicilia

RurAlia – Alia (Palermo)

Campania

Azienda agricola Beneduce – Pomigliano D’Arco (Napoli)

Lazio

Le Case Marceglie – San Donato Val di Comino (Frosinone)

Umbria

Fattoria Didattica “La collina” – Rosciano (Terni)

Piemomte

Fattoria Didattica “Le emozioni” – Costigliole d’Asti (Asti)

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Lucia Porracciolo
Laureata in Scienze della comunicazione, fissata con il giornalismo e con i profumi. Da qualche anno mamma di Ester e di Clarissa. Dopo un’esperienza di stage a Tv 2000, e dopo aver lavorato per anni alle Acli a Roma, ho deciso di tornare in Sicilia. Nel 2012 mi sono trasferita a Palermo dove collaboro con Tele Giornale di Sicilia e Giornale di Sicilia. Qui ho conosciuto l'amore della mia vita, Sli, oggi mio marito. Papà stupendo. Quando si diventa genitori si scoprono le priorità della vita, il dono e la magia di vivere e far vivere.

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