«A piccole dosi e con un’esposizione corretta, il sole aiuta l’organismo, in particolare per la produzione di vitamina D. Fondamentale utilizzare creme solari con fattore di protezione molto alto ed evitare le ore più calde». Ecco le buone regole per l’estate dei piccoli e anche degli adulti consigliate da Luciano Termini, dermatologo
Molti sono già partiti per le vacanze, ma altri devono ancora andare in ferie e stanno valutando le mete: mare o montagna. A che ora si può andare in spiaggia? Che crema usare? Il mio piccolo può fare il bagnetto? Sono solo alcune domande che frullano nella testa delle mamme, tutte.
Ebbene, il sole preso con moderazione e nelle ore consigliate dai medici fa bene ad adulti e piccini. Luciano Termini specializzato in Dermatologia e Venereologia spiega quali sono le buone regole per esporre i neonati e i bambini al sole senza avere conseguenze negative per la pelle.
Dottor Termini, creme solari per neonati e bambini… meglio quelle specifiche oppure vanno bene le più commerciali usate dagli adulti?
«Il sole è sempre “amico” della nostra salute? Dipende da come lo si prende e per quanto tempo. A piccole dosi e con un’esposizione corretta, il sole aiuta l’organismo, in particolare per la produzione di vitamina D.
Tuttavia, quando si esagera o non si utilizzano le necessarie precauzioni, i benefici possono trasformarsi in danni. Ecco perché è fondamentale utilizzare i prodotti per la protezione solare.
La “fotoprotezione” nei bambini deve essere rigorosa perché la quantità di radiazioni ricevute dalla pelle in questo periodo della vita ha un ruolo primario nell’eventuale comparsa di problemi futuri. Per questo motivo è meglio utilizzare creme solari a loro dedicate».
Il fattore di protezione consigliato per le creme solari?
«In generale ma ancor di più, per i nostri piccoli, è fondamentale utilizzare creme con fattore di protezione molto alto (SPF 50, SPF 50+); inoltre oggi esistono ottimi prodotti in grado di “schermare” non solo le radiazioni UVB ma anche le UVA che provocano, nel tempo, danni più profondi».
Un genitore come deve orientarsi tra i prodotti solari in vendita, meglio scegliere i solari bio e ancora meglio filtri fisici o chimici?
«Per un adulto la scelta tra prodotto bio, filtro chimico o fisico è un po’ più “libera” (tenendo sempre conto del tipo di pelle), per i bambini ritengo più utile l’utilizzo dei filtri chimici in grado di riflettere le radiazioni solari».
Consiglia di mettere la protezione anche in città?
«In linea di principio sarebbe più corretto utilizzare un fotoprotettore tutto l’anno, anche in inverno (le radiazioni solari attraversano le nuvole) ed in città sulle aree cutanee scoperte».
Per i bambini meglio latte, spray, olio o crema?
«Per i bambini è da preferire la crema che è anche più resistente all’acqua; comunque oggi esistono ottime alternative».
Quanto tempo prima di andare in spiaggia si dovrebbe applicare la crema solare e ogni quanto bisognerebbe rimetterla?
«Per un utilizzo corretto della crema solare bisogna applicarla circa 15-20 minuti prima di esporsi al sole e rinnovare l’applicazione ogni 2 ore circa; in particolare se si fanno bagni o docce frequenti».
Dopo il bagno lei suggerisce di rimettere la crema solare? Sul corpo bagnato o asciutto?
«È preferibile il corpo asciutto, però oggi esistono prodotti che possono essere applicati anche su pelle bagnata».
Le creme solari hanno una data di scadenza?
«Si, normalmente hanno una durata di 12 mesi dall’apertura; quindi è consigliabile sostituirla dopo questo tempo».
Le creme solari possono causare allergie?
«Oggi le case produttrici sono in grado di proporre prodotti assolutamente sicuri, ma come tutte le sostanze con cui veniamo a contatto possono svilupparsi delle reazioni allergiche più o meno diffuse, in particolare in soggetti predisposti.
Restano comunque sempre valide le regole del buonsenso come:
- evitare le ore più calde del giorno (tra le 11 e le 15),
- non esporsi in maniera continuativa tipo “bagno di sole”,
- evitare l’utilizzo di prodotti “fotosensibilizzanti” (farmaci ove possibile, profumi, cosmetici, ecc.),
- ridurre al minimo l’esposizione da parte di soggetti chiari (biondi – rossi).
Personalmente consiglierei anche di evitare il sole ai neonati o comunque limitare molto l’esposizione nei primi anni di vita».