Siete diventati genitori e pensate a viaggiare coi bimbi. Fate un respiro di sollievo, potrete partire con loro. Occorrono solo delle accortezze che vi faciliteranno gli spostamenti. Prima di scegliere la meta pensate al clima che troverete, visto che avete al seguito dei pargoli da vestire o svestire a seconda delle temperature
Ve lo ricordate com’era organizzare un viaggio e partire quando eravate soltanto fidanzati? L’emozione, l’avventura, l’adrenalina che si impossessava di voi ma allo stesso tempo la rilassatezza che vi accompagnava in quei giorni lontani da casa e in posti tutti da scoprire? Era bello, vero?
Adesso vi siete “sistemati”, magari sposati e avete generato dei piccoli esserini meravigliosi e, presi dalla foga di voler far scoprire il mondo a quei piccoli occhioni dolci, poveri ingenui, avete deciso di fare un viaggio con loro. Ecco. Tutte le emozioni di cui sopra sono triplicate. Tranne la rilassatezza. Quella l’avete salutata nello stesso momento in cui vi apprestate a preparare la valigia e vi rendete conto che niente è come prima. È chiaro che molto dipende dall’età dei pargoli e dal loro numero. Chi vi scrive ne ha due e molto piccoli. Nonostante tutto ha deciso che prendere un aereo e andare in nord Europa a gennaio non sarebbe stato poi così pesante. E qui scatta l’essere ingenuo di qualsiasi genitore.
Qualche consiglio sulla meta
Data l’esperienza mi sento di darvi alcuni consigli. Non andate in nord Europa a gennaio.
In realtà non è stato così terribile, ma partire con temperature miti vi permetterà di muovervi innanzitutto più leggeri e senza timore che i viaggiatori in erba si prendano un febbrone da cavallo.
Immaginate di dover ogni volta vestire di milioni di strati i bimbi per poi spogliarli quando entrate nei locali. Non è simpatico.
Bagagli da portare per viaggiare coi bimbi
- Partiamo dai bagagli. D’estate è tutto più facile. Due costumini. Prendisole. Pantaloncini. Magliette. Se siete matti come la sottoscritta e partite d’inverno allora cercate di essere sensate (sì dico a voi mamme). Non buttate dentro tutto l’armadio dei vostri figli. Contate due cambi base per ogni giorno di vacanza (chiamiamola vacanza). Per ogni giorno almeno un body in più.
- Non portatevi dietro pannolini, latte e acqua. Non state andando in una isola deserta della Groenlandia. In qualsiasi supermercato troverete quello che serve per la sopravvivenza (questo vale anche per le medicine). Portatevi solo quello che serve nelle due/quattro ore di viaggio.
- Munitevi di: un gioco preferito, un libro preferito. Scaricate sul vostro smartphone o tablet il loro cartone preferito. Lo so non si fa. Ma cambierete idea quando le cento persone sull’aereo guarderanno in cagnesco voi e il vostro pargolo che sbatte i piedi urlando annoiato.
- Non bevete. Mai. Disidratatevi per tutto il viaggio. Andare al bagno in volo con uno o due bimbi è un’esperienza che non si augura a nessuno. Questo vale anche per i bambini spannolinati. Immaginatevi in bilico col bimbo in braccio cercando di centrare il water dell’aereo. No. Brutte cose.
- Non siate spaventati per il cibo. A meno che non ci siano seri problemi di nutrizione, vostro figlio a due anni può assaggiare anche cibi diversi dal solito. Se non lo accettano, per fortuna i ristoranti italiani sono ovunque.
- Abbiate sempre un telo per cambiare il bimbo nei posti più disparati. Io ho cambiato il mio quando aveva un mese sul tavolino del Frecciarossa Firenze – Roma. E l’ho allattato in piedi aspettando una coincidenza.
Consigli per prenotare il volo
- Passeggino assolutamente sì.
- No borse fighe (mamme sì dico sempre a voi). Partite con un comodo zainetto. Le mani vi serviranno.
- Prenotate il volo con formula priority. Non vi accalcherete con gli altri cento passeggeri e avrete tempo per posare i passeggini sotto l’aeromobile senza stress.
- Prenotate i posti vicini. Anche i papà devono godere della tranquilla traversata con i bimbi.
- Una volta in loco spostatevi con Uber. Scaricate la app sul vostro smartphone prima di partire. Potrete comodamente chiamare e pagare un autista che vi viene a prendere ed è molto più economico del taxi e più comodo della metro (456 scalini col passeggino vi faranno pensare che è meglio spendere un po’ di più in trasporti che morire in vacanza).
Detto questo vorrei rassicurarvi. Perché al di là delle difficoltà, partire coi propri figli, viaggiare coi bimbi per far vedere loro il mondo, è una esperienza di grande ricchezza. Magari meno rilassati, ma le stelline che luccicano nei loro occhi sono merce rara e preziosa di cui noi mamme e papà ci nutriamo. E poi ci sarà un giorno in cui loro non vorranno più accompagnarci. Vorranno andare coi loro amici e noi saremo terribilmente nostalgici. È la vita.