Il pavimento pelvico garantisce il corretto funzionamento della vescica e dell’apparato sessuale, se trascurato può portare notevoli disturbi alla donna. La rieducazione perineale aiuta le donne e gli uomini a tornare in salute
Se non lo conoscete bene questo è il momento di prendere confidenza con “lui”: il pavimento pelvico. È l’insieme di muscoli che chiude in basso il bacino sostenendo i visceri (vescica, vagina, utero e retto). I disturbi della zona perineale non vanno mai sottovalutati perché un perineo indebolito può causare incontinenza urinaria, prolassi, disfunzioni sessuali, dolori lombari. Insomma il pavimento pelvico è importante per il benessere fisico e psichico della donna.
Il benessere del perineo ha un effetto decisivo sulla qualità di vita nella sfera sessuale, sociale e psicologica. Riguarda prevalentemente le donne ma i disagi si estendono alla coppia. Ne parliamo con l’ostetrica Maria Grazia Billone che opera nel settore da venti anni. Esperta in rieducazione perineale aiuta le donne e gli uomini a stare o a ritornare in salute sia a livello generale che sessuale.
A integrazione della rieducazione perineale in senso stretto lavora in studio con tutto ciò che ha imparato come donna e professionista.
Insegnante del Metodo Aviva per il riequilibrio ormonale femminile e maschile e Somatic Experiencing pratictioner.
Dottoressa Billone, il pavimento pelvico, detto anche perineo, cosa è?
«Il Pavimento pelvico è un insieme di muscoli e legamenti che chiude in basso il bacino, per semplificare al massimo ed essere quanto più chiara possibile, è la parte che poggiamo sul sellino della bicicletta. Parte, purtroppo, dimenticata e poco conosciuta ma fondamentale per il nostro benessere generale e sessuale. Il pavimento pelvico o perineo:
- è deputato alla continenza di feci, urine e gas,
- concorre al mantenimento di una buona postura in piedi e da seduti,
- sostiene i visceri pelvici (vescica urinaria, utero, retto).
È una fondamentale muscolatura nella sessualità in quanto si muove e partecipa alla fase orgasmica.
È la sede del primo chakra detto chakra della radice o muladhara, deputato al radicamento alla stabilità, alla sopravvivenza. Pensate che tutto ciò che riguarda lavoro, casa e sesso interessano questa parte del corpo e sono strettamente collegate a essa».
C’è una età precisa in cui la donna avverte fastidi al perineo?
«Per tutte le donne e a tutte le età il perineo può dare segni di disagio.
Patologie nelle giovani
Dispareunia (dolore durante i rapporti), vaginismo (chiusura spasmodica della muscolatura che non permette la penetrazione), cistiti e vaginiti ricorrenti, stitichezza, dolori a livello sacro lombare. I problemi legati a mal funzionamento del perineo sono legati anche alla sfera psicologica e possono essere causa di: bassa autostima, insicurezza, crisi di panico, ansia e angoscia.
Nelle donne adulte in età fertile
Le tematiche sopra citate se non risolte si acuiscono arrivando alla gravidanza e al parto poco consapevoli delle proprie risorse e competenze.
I disagi nelle donne post parto
Avere una buona consapevolezza perineale permette di approcciarsi al parto con maggiore sicurezza ed entrare maggiormente in contatto con il proprio potere femminile. Nel post parto è importante riprendere una buona tonicità del tono perineale per non incorrere in problemi di incontinenza urinaria da sforzo, incontinenza urinaria di urgenza, dolore ai rapporti (post episiotomia o lacerazione), poco o nullo desiderio sessuale.
Donne in menopausa
Il perineo interessa anche le donne in menopausa. Avere un buon tono perineale preserva da prolasso di uno o più visceri pelvici, incontinenza urinaria, secchezza vaginale dolore durante i rapporti sessuali.
Interessarsi di questa zona del corpo, imparare a rilassarla (se è ipertonica) a tonificarla e a renderla consapevole, significa aumentare e avere la possibilità di restare in salute non solo dal punto di vista sessuale ma anche generale in quanto il Pavimento pelvico è in stretto contatto con il diaframma respiratorio e con il diaframma fasciale della gola».
Quali sono i sintomi più evidenti che ci dicono che qualcosa al perineo non va?
«I sintomi più facili da captare sono la perdita di urina durante starnuti, saltelli e risate, non riuscire a trattenere la pipì prima di arrivare al bagno, senso di pesantezza al basso ventre. Spesso le donne che si rivolgono a me per spiegare cosa provano, che dolori hanno ripetono sempre la frase “mi sento diverse lì”, ecco questo è ciò che molte donne mi dicono abitualmente. Altri sintomi durante l’intimità col marito o compagno sono: dolore ai rapporti, anorgasmia, cistiti o vaginiti ricorrenti post rapporti sessuali.
Le patologie del pavimento pelvico danno anche una sintomatologia emotiva: insicurezza, bassa autostima, ansia, angoscia, crisi di panico (la correlazione con il diaframma respiratorio è fondamentale), cattive posture da seduta e in piedi».
Quali sono le cure per il pavimento pelvico?
«Per la riabilitazione del pavimento pelvico si fanno sedute private in ambulatorio e per ogni donna c’è un percorso personalizzato in quanto le donne sono tutte diverse e hanno modalità differenti di relazione, di ascolto e di opportunità che possono avere.
Per quanto riguarda la semplice rieducazione perineale per incontinenza urinaria da sforzo o prolasso uso anche un biofeedback, una strumentazione che aiuta la donna a vedere nel monitor cosa accade quando muove il perineo, questo le dà la possibilità di vedere inoltre i proprio miglioramenti. È possibile fare l’elettrostimolazione con una sonda vaginale. Per tutte le altre tematiche metto in pratica il bagaglio di sapere che ho raccolto in vent’anni di lavoro con le donne. Le donne che soffrono queste patologie e fanno riabilitazione imparano gli esercizi che devono ripetere a casa e che una volta appresi possono essere usati per tutto l’arco della loro vita. Conoscere il perineo, averne coscienza e poterlo integrare nella mappa corporea è un investimento per la propria salute fisica, emotiva ed energetica».