Accrescimento: l’ecografia del terzo trimestre

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Ecografia del terzo trimestre che insieme all’ultrascreening e alla morfologica permettono di avere informazioni più precise sul bambino nel grembo della mamma. Individua un difetto o un eccesso della crescita

Dopo le varie ecografie che si fanno durante la gravidanza quella dell’accrescimento rappresenta un momento importante per le mamme che possono vedere meglio e sapere qualcosa in più sul benessere del feto. «In genere si fa tra la 30 esima settimana di amenorrea e la la 32 esima e permette di valutare la crescita fetale, Sergio Di Leo, ginecologo specializzato in Tecniche ultrasonografiche nel campo dell’ostetricia e della ginecologi».

Cosa è l’ecografia dell’ Accrescimento fetale e quando va fatta?

«Si tratta di una ecografia che la gestante deve fare tra la 30 esima settimana di amenorrea e la la 32 esima e permette di valutare la crescita fetale. È importante proprio perché individua o un eccesso o un difetto della crescita del feto. Se si registra un accrescimento regolare la mamma può stare tranquilla in quanto alla 34 esima settimana generalmente il feto raggiunge la maturità polmonare».

Cosa e come si misura?

«Per si misura il liquido amniotico, l’eccesso rappresenta una spia di allarme. Si valuta la circonferenza addominale del feto e gli altri parametri di crescita

L’accrescimento è uno studio importante perché si individuano i cosiddetti IUGR (intra-uterine growth restriction) ovvero il ritardo di crescita intrauterino. Ci sono delle percentuali di riferimento che ci indicano se il feto cresce bene oppure se c’è un deficit. Si definisce ritardo di crescita una situazione in cui il peso fetale è inferiore al 10° percentile per l’epoca gestazionale».

Per quanto riguarda un eccesso di crescita del feto quali possono essere le cause?

«Una delle cause dell’eccessiva crescita è il diabete. Se una donna soffre di diabete gestazionale è probabile rilevare i feti macrosomici ovvero, esiste in questi casi, un eccesso di crescita. Il diabete gestazionale si riflette sulla crescita macrosomica del feto che porta difetti respiratori e di immaturità polmonare. Il problema più serio legato al diabete è che molte donne non sanno di soffrirne e non seguono una adeguata alimentazione. Voglio sottolineare che la paziente deve essere prudente e deve collaborare con il medico. L’alimentazione in gravidanza è importante. Non si mangia in più perché si è in due ma si mangia meglio. Si seguirà una dieta con poco sale e pochi carboidrati preferendo incrementare la quota proteica».

Invece per un deficit quali sono le cause?

«Una delle cause del deficit di crescita può essere legata a problemi vascolari, in questo caso il feto non viene vascolarizzato bene. Anche la malnutrizione o l’anemia materna possano essere causa di riduzione fetale e più grave tra questi è l’uso di sigarette che possono avere effetti deleteri nel benessere fetale.

Un’nsufficienza della placenta potrebbe essere la causa di una minore nutrizione vascolare. In questi casi si deve studiare il flusso di sangue che dalla placenta va al feto: il cosiddetto flusso ombelicale. Quest’ultimo viene esaminato con l’ecodoppler e può essere associato allo studio del flusso cerebrale con il campionamento della arteria cerebrale media».

Cosa si fa se durante l’ecografia dell’ Accrescimento emerge un crescita eccessiva o un ritardo di crescita?

«Se si evidenziano problemi intanto non è sempre semplice fare valutazioni precise. Se il feto cresce male, se l’ambiente del feto nell’utero è ostile si procede a far partorire la paziente. Attenzione però deve esserci un equilibrio tra peso e maturità polmonare. Sarà necessario eseguire opportuno trattamento medico previa espletamento del parto».

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