Terzo trimestre di gravidanza: cambiamenti e disturbi

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Rimedi naturali e consigli pratici per affrontare il terzo trimestre di gravidanza.

L’aumento di peso, la crescita del pancione e l’azione degli ormoni sono responsabili dei principali disturbi che caratterizzano il terzo trimestre di gravidanza. Affrontarli con serenità e in maniera naturale è possibile.

Vediamo insieme quali sono e come combatterli:

Crampi

In questo periodo si verificano per lo più di notte a livello dei polpacci. Sono dovuti alla riduzione di sali minerali in circolo e alla pressione dell’utero sui nervi della zona pelvica.

Cosa fare?

Evita le scarpe coi tacchi. Fai delle docce fredde sulle gambe la mattina. Pratica movimento regolare (preferibilmente in acqua), e aumenta le fonti di calcio (mandorle, germe di grano, legumi, ceci, latte, carote, noci), di magnesio (miglio, fave, grano, avena, riso) e di potassio (banane).

Bisogno frequente di urinare

L’ammorbidimento dei tessuti dell’utero e del bacino, dovuti al progesterone, e l’aumento di volume e di peso dell’utero determinano una maggiore pressione sulla vescica, con conseguente bisogno di urinare frequentemente.

Cosa fare?

Accogli sempre lo stimolo a fare la fare la pipì senza esercitare eccessiva pressione mentre la fai. In caso di bruciore rivolgiti alla tua ostetrica per scoprirne la causa.

Vene varicose

Questo disturbo è dovuto all’azione rilassante del progesterone che agisce “dilatando” le vene. La donna avverte un senso di pesantezza che peggiora stando in piedi. Le vene assumono un aspetto bluastro e a volte si presentano crampi, dolore e prurito.

Cosa fare?

Attività fisica, specialmente in acqua, evitando di stare in piedi per lunghi periodi. La notte posiziona un cuscino sotto il materasso o sotto le gambe, in modo da tenerle più sollevate rispetto al bacino. Sono utili i getti di acqua fredda sulle gambe e le passeggiate in riva al mare. Aumenta l’assunzione di vitamina E (oli vegetali e germe di grano).

Pubalgia

L’azione dell’ormone relaxina, che ammorbidisce i legamenti del bacino per preparare il corpo al parto, e l’aumento di peso possono provocare questo disturbo (che a volte può comparire prima del terzo trimestre di gravidanza).

La pubalgia si presenta con dolori e fitte più o meno intense all’altezza del pube e dell’inguine. In alcuni casi, si accompagna a difficoltà nel camminare e nello stare seduta.

Cosa fare?

Evita l’eccessivo l’aumento di peso e pratica regolare attività fisica. Per contrastare il disturbo, prova un bagno caldo e pratica attività fisica in acqua (acquaticità in gravidanza). Impara a controllare la postura e appoggiati correttamente sullo schienale quando sei seduta. Chiedi alla tua ostetrica di mostrarti la tecnica di fasciatura del pancione, che permette di alleggerire il carico sul pavimento pelvico e di distribuire uniformemente il peso.

Insonnia

La difficoltà a dormire è legata, soprattutto nel terzo trimestre, alla difficoltà a trovare una posizione comoda per addormentarsi o a paure legate all’avvicinarsi del momento del parto.

Cosa fare?

Cerca di condurre una vita meno stressante. Pratica attività fisica durante la giornata come lo yoga e l’acquaticità: concediti lunghi momenti di relax. Nelle due ore che precedono il sonno, prova a stare in un ambiente con luci calde e soffuse. Fai un bagno caldo prima di andare a dormire. Evita di andare a letto subito dopo il pasto.

Il traguardo è ormai vicino, ogni parte del tuo corpo lascia spazio a questo nuova vita e l’attesa sta per terminare. Il terzo trimestre di gravidanza può essere pesante, ma puoi aiutarti dedicando del tempo a te e al tuo bimbo per avvicinarti al momento della nascita, dell’incontro, con serenità.

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Rossella Russo
Passione, dono, accoglienza, ascolto, rispetto, sostegno, accompagnamento e amore: essere ostetrica è per me, prima di tutto, una missione. Ho conseguito la laurea in Ostetricia e ho deciso di frequentare un Master a Modena in “Autonomia dell’ostetrica nella gestione di gravidanza, parto e puerperio a basso rischio”, che mi ha permesso di confrontarmi con la nascita già in Emilia Romagna. Ho deciso di intraprendere questa professione da libera professionista per ridare alla figura dell’ostetrica il suo profondo e reale ruolo di custode della nascita. Dopo il primo periodo trascorso lontano da casa ho sentito il bisogno di portare il mio sostegno alle famiglie della mia Terra e sono tornata a Palermo. Poiché credo molto nell’importanza dell’esercizio fisico in tutti i momenti della gravidanza e nel post parto ho affinato la mia formazione conseguendo il titolo di insegnante di acquamotricista pre e post natale e di massaggiatrice certificata infantile A.I.M.I. Sono attualmente in formazione presso il Movimento Internazionale del Parto Attivo (MIPA) per conseguire il titolo di educatrice perinatale. Svolgo il mio lavoro da libera professionista a livello territoriale, avendo cura di entrare, con silenzioso rispetto, nelle case e nei cuori delle mamme che decidono di avermi al proprio fianco. Credo fortemente nella centralità della donna nell’evento nascita e le sostengo affinché possano scoprirsi nella propria istintiva bellezza. La collaborazione con Professione Genitori è un’ulteriore strumento per promuovere il benessere globale della famiglia, rispettando la naturalità di ogni processo e stimolando la piena e profonda consapevolezza dell’essere donna, attraverso la divulgazione di informazioni corrette.

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