Molti neo genitori si sono trovati impreparati al momento del primo cambio pannolino. Ecco una semplice guida pratica per genitori alle prime armi
I mesi della gravidanza sono passati ed ecco arrivato il momento del primo cambio pannolino, molti neo genitori non hanno accudito fratelli, cugini, nipoti, quindi arrivano impreparati a questo momento. Ecco di seguito una guida semplice per un cambio pannolino veloce e senza intoppi.
Cosa mi serve per il cambio pannolino
Prima cosa da fare è preparare tutto l’occorrente per non farsi trovare sprovvisti di nulla.
- Pannolino pulito
- Salviettine umidificate (se non avete l’acqua a portata di mano)
- Crema per il culetto
- Detergente delicato
- Acqua
- Cambio completo (Tutina, bodino, calzini)
Dove effettuare il cambio pannolino
Per cambiare il nostro bambino possiamo metterci in qualsiasi superficie piana con un telo assorbente riposto sopra, per assorbire eventuali fuoriuscite di pipì o popò. Ma il nostro consiglio è di riporre il bambino su un buon fasciatoio, che riuscirà a facilitare il cambio.
Infatti il fasciatoio, oltre ad essere più sicuro grazie alle sponde rialzate che sostengono il bambino in caso di movimenti improvvisi, è molto più pratico. Contiene tutte le cose che vi servono per il cambio e spesso ha dei contenitori appositi per riporre pannolini, salviettine, creme, insomma per avere tutto a portata di mano. Attenzione però, non allontanatevi mai dal bambino quando lo mettete sul fasciatoio.
Quante volte cambiare il pannolino
I pannolini vanno cambiati spesso per evitare che la delicata pelle dei bambini possa irritarsi con le urine e le feci. Lasciare dopo ogni cambio, per qualche minuto il bambino senza pannolino per far asciugare bene e far prendere un po’ d’aria alla pelle.
I primi mesi il neonato potrebbe fare la cacca ad ogni poppata quindi non vi meravigliate di effettuare anche dieci cambi al giorno.
Il trucco per un bambino con un pannolino sempre pulito è controllarlo spesso ed evitare di far stare il bambino con il culetto bagnato a lungo.
Quando cambiare il pannolino
Non vi è un momento migliore per effettuare il cambio, sicuramente dopo la poppata il bambino potrebbe fare la cacca e necessitare di un pannolino pulito, ma basterà controllarlo spesso per capire quando il pannolino inizia ad essere carico di urine e di feci.
Come effettuare il cambio del pannolino
Per prima cosa lavare sempre le mani prima di entrare a contatto con le parti intime del neonato. Se siamo in una stagione fredda accendere una stufetta per evitare di far raffreddare il neonato.
- Poggiare il bambino sul fasciatoio e iniziare a spogliarlo.
- Staccare le linguette adesive del pannolino sporco e richiuderlo su se stesso per non far fuoriuscire nulla.
- Eliminare con le salviettine le feci in eccesso, anche se è sempre meglio usare quadrotti bagnati in acqua.
- Mettere il culetto sotto l’acqua corrente tiepida e lavare con un detergente specifico per la prima infanzia.
- Asciugare bene con un panno morbido e pulito.
- Far stare il bambino a sgambettare e giocare con il culetto nudo, coccolandolo dolcemente.
- Applicare un sottile strato di crema anti-arrossamento (per isolare e proteggere la pelle dal rischio di irritazioni e arrossamenti).
- Mettere il pannolino pulito stando attenti a girare le alette, che aderiscono alle gambe, verso l’esterno.
Ad ogni cambio vanno lavate le parti intime?
Il culetto dei bambini andrebbe lavato sotto l’acqua corrente tiepida ad ogni cambio pannolino o almeno ogni volta che si ha a disposizione l’acqua, questo per non irritare o far arrossare la pelle. In alternativa si possono usare salviettine umidificate o quadrotti di cotone inumidito di acqua.
Nei maschietti che presentano ancora il pisellino chiuso, si può lavare soltanto la parte esterna facendo un movimento che va dal pisellino verso il culetto.
Nei maschetti più grandicelli con il pisellino aperto, si deve delicatamente abbassare il prepuzio e lavare anche la punta del pene.
Nelle femminucce lavare abbondantemente sotto l’acqua stando sempre attenti di procedere dal davanti al dietro, per evitare di portare i germi dell’ano nella zona genitale.