La cistite nei bambini è spesso caratterizzata da bruciore, minzione fastidiosa, un via vai dal bagno, come quella dei grandi, loro però, di pochi mesi o qualche anno, non riescono a manifestare del tutto i sintomi per cui spetta ai genitori monitorare i comportamenti anomali che potrebbero far pensare a una infezione delle vie urinarie
La cistite nei bambini non va assolutamente sottovalutata e diagnosticarla può essere davvero difficile perché i sintomi sono simili ad altri fastidi di cui il bimbo potrebbe soffrire, sono infatti inappetenza, febbre, irrequietezza.
Questo tipo d’infezione urinaria si può manifestare dai primi mesi di vita per l’anatomia dei piccoli, ci spiega Maria Sergio, chirurgo pediatrico al Policlinico Universitario Paolo Giaccone di Palermo.
La cistite nei bambini, cosa è e cosa provoca al corpo del bambino?
«La cistite è un’infiammazione della vescica prevalentemente su base batterica; riconosce cause virali e fungine nei bambini con deficit dell’immunità. È importante distinguere la cistite come unico episodio, dalla cistite ricorrente, che può avere gravi ripercussioni sull’integrità del tratto urinario e del rene.
Nel primo anno di vita la cistite nei bambini è più frequente nel sesso maschile a causa della conformazione dei genitali esterni, visto che il prepuzio è ancora chiuso. Superato l’anno di vita è più frequente nel sesso femminile a causa della brevità dell’uretra e dei suoi rapporti con il perineo».
Quali sono le cause della cistite nei bambini?
«La cistite nella maggior parte dei casi è dovuta alla risalita dei batteri dal tratto intestinale verso quello urinario.
Il microrganismo responsabile della maggior parte delle cistiti è l’Escherichia coli, un enteropatogeno presente di norma nel tratto intestinale. Pertanto una idonea igiene intima e il trattamento di disgerminismo intestinale possono prevenire un’alta percentuale di cistiti.
Altre cause, soprattutto nei casi di cistite ricorrente, possono essere rintracciate in malformazioni congenite del tratto urinario e del rene. Pertanto tali infezioni non devono mai essere sottovalutate, piuttosto essere sottoposte all’attenzione dello specialista».
La cistite o comunque le infezioni alle vie urinarie nel neonato sono spesso subdole. Quali sono i sintomi percepibili?
«I sintomi di cistite nel neonato, che differiscono da quelli presenti nel bambino, possono essere: facile irritabilità, inappetenza, febbre (solitamente elevata), vomito e di conseguenza arresto della crescita staturo – ponderale che rappresenta un pericoloso campanello d’allarme.
Nel bambino i sintomi più frequenti, simili all’adulto, possono essere: bruciore durante la minzione, difficoltà a urinare, aumento del numero delle minzioni, episodi di incontinenza urinaria».
Quali esami fare se si sospetta una cistite?
«La prima cosa da fare in presenza di una possibile cistite è l’esame delle urine, seguito dall’esame colturale.
Sarà utile proseguire l’iter diagnostico, guidato dallo specialista, nel caso di cistite ricorrente, con un esame ecografico della vescica e dei reni, e con possibile cistouretrografia minzionale nel caso lo specialista sospetti una malformazione congenita del tratto urinario noto come reflusso vescico-ureterale.
Quest’ultimo infatti rappresenta una vera e propria minaccia per l’integrità del rene.
Le cure per la cistite, quali sono?
Sulla base della gravità della cistite si instaurerà una terapia antibiotica mirata, atta alla difesa dai possibili batteri contaminatori. Fanno parte della terapia l’aumento giornaliero dell’introito dei liquidi, e l’igiene intima.
Si può fare prevenzione?
«Si. L’igiene intima quotidiana accurata è il fattore di prevenzione primaria. Di fatto è utile nelle femminucce che la pulizia delle parti intime venga fatta con delle manovre che evitino di portare i germi dalla zona del perineo a quella ureterale.
Quindi i movimento del getto d’acqua devo essere sempre dalla vagina all’ano e mai al contrario. Bisogna usare detergenti che non siano troppo aggressivi ma allo stesso tempo efficaci.
Altro fondamentale fattore di prevenzione è la regolarizzazione dell’alvo, ricordando che la stipsi è tra i principali fattori di rischio per la cistite. Altro elemento utile è mantenere acide le urine (l’utilizzo di agrumi e di yogurt può favorire ciò)».