“E’ arrivato il momento. Mio figlio è pronto, noi siamo pronti. Ma mio figlio è davvero pronto? Noi siamo davvero pronti?”
l’inserimento in asilo è un momento cruciale del processo di crescita dei nostri bambini, ma siamo davvero sicuri di essere preparati?
Questo passaggio può suscitare emozioni contrastanti, tra l’eccitazione per la nuova fase di apprendimento e socializzazione e la grande preoccupazione per il benessere del piccolo. I genitori passano il tempo a chiedersi se stanno facendo la scelta giusta, se le persone che si prenderanno cura del figlio saranno in grado di soddisfare nel modo giusto i suoi bisogni, se il bambino si adatterà senza difficoltà o ancora se il bambino soffrirà di questa separazione. Ci si sente in colpa, si ha una profonda paura di sbagliare e si cercheranno tutte le scuse per posticipare il più possibile questo momento. In questo articolo, esploreremo approfonditamente come affrontare l’inserimento all’asilo suggerendo una visione globale di tutti i momenti fondamentali che possono portare ad una esperienza positiva e rassicurante per il bambino e la sua famiglia.
Preparazione Emotiva dei Genitori per l’inserimento in Asilo
Prima ancora di fare il primo passo in struttura, è fondamentale che i genitori si preparino emotivamente. E’ un momento che vede la coppia messa alla prova nel prendere tutte le decisioni del caso e che li vede complici nel sostenersi a vicenda. E’ normale provare ansia e incertezza come anche provare una strana euforia nel sentirsi pronti a “separarsi” dal figlio per ritrovare uno spazio da dedicare a se stessi sperando e sapendo che lui sarà nel contesto giusto. Questo è un buon punto di partenza per comunicare e condividere con il partner, la famiglia e/o gli amici fidati, tutte le emozioni che si provano. La preparazione emotiva contribuirà a trasmettere la tranquillità necessaria al bambino per affrontare il nuovo percorso.
Visite Preliminari in Asilo
Una strategia efficace è familiarizzare con l’asilo scelto ancor prima del vero e proprio inserimento. Queste visite consentono al bambino di prendere confidenza con l’ambiente, incontrare gli educatori e osservare le attività svolte dagli altri bambini. Tale esposizione graduale ridurrà l’ansia legata all’ignoto che accompagna i piccoli quando si approcciano a nuovi contesti e nuovi volti. In queste occasioni il genitore potrebbe portare all’attenzione del figlio oggetti o giochi familiari al bambino per fargli avvertire una continuità con la propria casa.
Creare una routine graduale
Dopo essersi informati sull’organizzazione dell’asilo scelto, potrebbe essere molto utile adattare orari e abitudini del bambino a tale routine prima dell’inizio ufficiale. Così facendo evitiamo shock repentini e facilitiamo l’adattamento graduale. Per esempio potrebbe essere utile anticipare/posticipare l’orario dei pasti e del sonno.
Coinvolgere il bambino nelle preparazioni
Far vedere al bambino come organizzare il proprio materiale come lo zainetto, la borraccia, l’astuccio, scegliere insieme vestiti e preparare le merende sono piccole azioni di coinvolgimento che faranno sentire il piccolo parte attiva del processo, servirà a stimolare un senso di controllo e fiducia in se stessi e nei confronti del genitore che tiene conto delle sue necessità quotidiane.
Comunicazione aperta con gli educatori
Per garantire un ambiente familiare sin dall’inizio è molto importante e fondamentale tenere una comunicazione aperta con gli educatori. Questo non vuol dire che gli insegnanti diventano i nostri nuovi confidenti su tutto quello che succede a casa o piuttosto che siamo in qualche modo costretti a raccontare ogni attimo che condividiamo con il bambino, ma semplicemente comunicare in anticipo dettagli sulle abitudini, preferenze alimentari e sonno, esigenze speciali o preoccupazioni particolari.
Accogliere le emozioni del bambino durante l’inserimento in Asilo
Una volta fatto il nostro ufficiale ingresso in asilo è normale che il bambino manifesti emozioni contrastanti durante la fase dell’inserimento. Nel migliore dei casi il bambino sorridente, sicuro e accogliente va nelle braccia delle maestre, gioca con i compagni e dopo pochi giorni si sentirà tranquillo nel lasciare la mano dei genitori ed entrare solo a scuola. Ma se ciò non dovesse accadere dobbiamo essere pronti ad accogliere altri tipi di sensazioni come paura, tristezza, malinconia, incertezza. Accogliere con comprensione e sostegno queste emozioni aiuterà il bambino a sviluppare le competenze emotive necessarie per affrontare le sfide future.
Gradualità nell’allontanamento dei genitori
Dopo aver pattuito il probabile numero di giorni che serviranno per l’inserimento è opportuno separarsi gradualmente dal bambino per abituarlo all’idea di separazione. Brevi periodi di assenza aumentandoli gradualmente, aiuteranno il bambino a sviluppare una maggiore autonomia e sicurezza.
Celebrare i piccoli successi
I traguardi raggiunti dal nostro bambino come una giornata senza lacrime o una nuova amicizia sono piccoli successi che meritano di essere celebrati. Questo atteggiamento contribuirà a rafforzare la fiducia del bambino nel processo di adattamento.
Monitorare e adattare
Chiaramente l’inserimento all’asilo è un processo dinamico che per l’importanza che ha va sicuramente monitorato costantemente. E’ importante mantenere la comunicazione con gli educatori e adattare strategie in base alle esigenze e al progresso del bambino (come quelle esposte sopra). La flessibilità è essenziale per garantire un inserimento riuscito a lungo termine.
In conclusione è evidente che l’inserimento all’asilo è un processo più complesso di quanto banalmente si pensi. E’ una situazione che ha bisogno di una pianificazione attenta e una gestione delicata delle emozioni. Seguendo queste linee guida e adottando sicuramente un approccio graduale e sensibile, si può garantire un’esperienza positiva e costruttiva per il bambino e la sua famiglia. Utile infine per i genitori è una comunicazione attiva e continua anche con altri genitori con cui ci si può scambiare costantemente feedback per una maggiore analisi sul proprio operato.
Volevo complimentarmi con la Dott. Fidanzati, per ciò che ha esposto a riguardo dei nostri bambini, fra l’altro in questo momento storico molto particolare. Spero in quste nuove leve di dottorato affinché possano trasmettere sani principi e soprattutto di percepire i loro bisogni. Auguri di buon lavoro.