L’ittero del neonato: sintomi, cause e cura

Ittero neonatale diagnosi cause e cure
Ittero neonatale diagnosi cause e cure

,L’ittero del neonato o ittero neonatale è una condizione comune a molti neonati. Ecco quali sono i sintomi, quando diventa pericoloso, perché, e come comportarsi.

L’ ittero neonatale può rappresentare una condizione fisiologica del neonato che si manifesta nei primi giorni di vita. In questi casi il bimbo assume un colorito giallastro che a volte può coinvolgere anche le sclere, ossia la parte normalmente bianca degli occhi.

Tra le cause di questo disturbo la più frequente riguarda l’immaturità del fegato del neonato che non è ancora in grado di smaltire velocemente la bilirubina, un pigmento giallo prodotto dalla degradazione fisiologica dell’emoglobina.

Circa il 30% dei bambini sani e nati a termine è colpita dall’ittero fisiologico, la percentuale sale quando si tratta di neonati prematuri. L’ittero fisiologico di solito si manifesta in 3-4 giorni, non comporta nessun rischio per il bambino e non va trattato.

Quando l’ittero del neonato compare nelle 24 ore successive alla nascita potrebbe trattarsi di un ittero patologico dovuto ad un deficit enzimatico dei globuli rossi o ad una incompatibilità tra il gruppo sanguigno di mamma e neonato.

In questo caso la concentrazione della bilirubina nel sangue potrebbe superare di molto i valori limite e se non si ricorre tempestivamente ad una terapia, causare danni permanenti al sistema nervoso del bambino.


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Diagnosi e cura dell’ittero del neonato

Per fare la diagnosi di ittero neonatale oltre l’osservazione diretta il medico può effettuare un’analisi di screening non invasiva appoggiando uno strumento, chiamato bilirubinometro, sulla fronte del neonato.

Se il test risulta positivo il pediatra procederà ad effettuare un prelievo di una piccola goccia di sangue dal tallone del bambino per verificare l’esatta concentrazione di bilirubina nel sangue.

In base al valore trovato il medico può decidere di effettuare la fototerapia, che prevede l’esposizione del neonato con il solo pannolino alla luce blu di una lampada speciale.

Questa luce aiuta il bambino ad espellere la bilirubina con le urine e le feci (questa lampada non emette raggi UV, ma gli occhi del neonato devono essere comunque protetti da occhialini o bende).

La terapia può essere sospesa tutte le volte che la mamma vuole allattare il neonato. Il latte materno, infatti, idraterà il bambino aiutandolo a smaltire il pigmento e grazie alle sue proprietà lassative faciliterà l’espulsione della bilirubina con le feci.

Per tali ragioni l’allattamento al seno non va assolutamente sospeso in caso di ittero del neonato e il compito del personale ospedaliero in questi casi è quello di aiutare la mamma ad allattare frequentemente, permettendole di raccogliere il latte per nutrire il bambino anche quando si per dovrà allontanare.

Di solito bastano 24 ore di fototerapia per ridurre i livelli di bilirubina, solo in alcuni casi potrebbe essere necessario un ciclo più lungo o uno aggiuntivo dopo la prima sospensione. Una volta risolto, l’ittero fisiologico non provoca danni futuri.

Un accorgimento semplice per prevenire la comparsa e ridurre la gravità dell’ittero fisiologico è l’esposizione del neonato alla luce del giorno.

La culla andrebbe sempre posizionata vicino alla finestra piuttosto che nell’angolino buio della stanza.

Se dopo la dimissione dall’ospedale il neonato diventa itterico consultate il vostro pediatra che valuterà se è necessario un controllo della bilirubina.

La Società Italiana di Neonatologia ha pubblicato nel 2013 le “Raccomandazioni per il trattamento dell’iperbilirubinemia neonatale”.

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