La chiave per entrare nel mondo del neonato

“Ogni neonato è una persona con un linguaggio, dei sentimenti e una personalità unici, e per questo merita rispetto. ” (T. Hogg)

  1. Prendiamoci tempo per osservare il nostro piccolo per capire cosa vuole trasmetterci. Senza ansie se piange e si agita. Facciamo delle prove. Se piange solo nella culla e poi smette poggiato pelle a pelle sul petto della madre? E se invece continua a piangere finché non lo attacco al seno? Cosa significa?
  2. E se sussurrassimo al neonato con dolcezza invece che parlare ad alta voce? Magari il suo nome o una dolce ninna nanna. Un neonato anche se piccolo, capisce già le intonazioni di voce, il senso del dialogo e -via via che cresce- anche lo sguardo della mamma. Vostro figlio si nutre psicologicamente dei vostri sentimenti. La mamma è tutto il proprio mondo.
  3. Recupera fiducia nel tuo essere genitore. Sei assolutamente in grado di rispondere alle esigenza di tuo figlio. Mai scordarsi che si nasce genitori al momento del parto ma che lo si diventa ogni giorno un po’ di più.
  4. Ogni bimbo è diverso dall’altro. Non ci si aspetta che ogni neonato segua un “copione” o delle regole prefissate, né che mio figlio sia come quello di amiche e conoscenti. Alcuni neonati sono ad alto accudimento ed hanno bisogno di maggiori attenzioni rispetto a neonati più “angelici” ma in ogni caso ognuno di loro ha diritto di essere se stesso.
  5. Struttura bene la tua routine sulle esigenze del tuo bambino. Il bambino è il maestro. Ti insegnerà quando è il momento di rallentare e ritagliare del tempo per voi e quando invece spiccare il volo verso nuove attività. Non si tratta di rimanere schiavi dei suoi capricci ma di vivere con calma e capacità di ascolto la vostra vita di relazione.

Infine utilizza il metodo EASY (consigliato da T. Hogg):

  • E-eating: priorità all’allattamento. Il neonato spende molto del proprio tempo a ciucciare per crescere.
  • A-activity: nei primi mesi i neonati dormono molto. Il bagnetto, il massaggio, le coccole sono già una grande attività per lui/lei.
  • S-sleep: non temere di insegnare con gradualità al tuo piccolo come dormire da solo. Datti del tempo.
  • Y-you: dedicati del tempo per la tua ripresa, per ricaricare le tue energie, riposarti e prenderti cura di te anche dal punto di vista emotivo.
Articolo precedenteIl tracciato prima del parto: è sempre utile?
Prossimo articoloTrasformare casa in un laboratorio Montessori
Luciana Cordone
Ostetrica ospedaliera, ha dedicato buona parte della propria attività professionale alla nascita e crescita dei corsi di accompagnamento alla nascita e al supporto empatico delle mamme nel post-partum. Convinta sostenitrice dell'allattamento al seno e della riscoperta di un parto più dolce ed intimo ha trovato nella propria esperienza personale, con i propri tre figli, una rinnovata spinta motivazionale. L'unione tra lo studio e la profonda esperienza di maternità ha dato il via ad un interesse sempre più crescente verso aspetti della professione in ambito infantile come il massaggio neonatale, l'autosvezzamento, la sensibilizzazione delle coppie sulla necessità di una genitorialità più consapevole e serena.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui