Appena viene alla luce il neonato fa sentire la sua voce con il pianto. Ebbene, se da un lato il neonato che piange appena nasce è segno positivo, dall’altro lato il pianto può diventare la preoccupazione maggiore per i genitori. Vero è che il piccolo ha come strumento per esprimersi e per attirare l’attenzione il pianto, ma è altrettanto vero che se si può alleviare o attenuare, l’intera famiglia troverà beneficio
Il pianto è la prima forma di comunicazione del neonato con il mondo che lo circonda. Il piccolo, si sa, può piangere perché ha fame, dolore o semplicemente potrebbe essere anche infastidito dall’ambiente che lo circonda perché troppo caldo o troppo freddo oppure i rumori intorno sono tali da provocargli fastidio o disagio.
Perché il neonato piange
Il pianto del neonato è comunemente, e spesso erroneamente, considerato una delle espressioni di irrequietezza del bambino. In realtà il neonato che piange esprime sempre un bisogno, e anche il desiderio di essere consolato è una necessità, una richiesta che il bambino piccolissimo manifesta attraverso il pianto.
Ogni bambino, a seconda dell’età, si esprime come può e come sa fare: il neonato piangendo lancia dei messaggi e manifesta delle sensazioni.
Se il pianto non è scatenato da fastidio, fame o sete probabilmente deriva dalla necessità di richiamare l’ attenzione da parte dei genitori al fine di ricevere contatto e rassicurazione. Quindi senza alcun timore di “viziarlo” il contenimento delle braccia di mamma e papà restituisce serenità al piccolo.
Il neonato piange, ecco i possibili rimedi
Nel tempo però il neonato che piange potrà rassicurasi non soltanto attraverso il contatto fisico, ma anche attraverso la stimolazione del gusto – per esempio il sapore del latte materno-, della vista, l’utilizzo della voce e la suzione.
Succhiare per un bambino è un gesto naturale, istintivo, in grado di produrre un effetto calmante e rilassante e di placare le crisi di pianto.
La suzione stimola nel bambino la produzione di serotonina, molto importante nella regolazione dell’umore e del sonno e in grado di favorire uno stato di calma e serenità. Per questo, al di là della sua funzione nutritiva, succhiare dona conforto al bambino e può aiutarlo a rilassarsi.
La suzione legata alla stimolazione del gusto aggiungendo 1-2 gocce di CALMÌ direttamente sulla lingua o sul ciuccio, rappresenterà per i genitori un rimedio di emergenza per placare il bambino quando non potrà essere consolato in altro modo, ad esempio tra un pasto e l’altro, durante e dopo un’iniezione.
L’uso del CALMÌ sarà utile per consolare il proprio bambino, esso potrà essere somministrato direttamente in bocca oppure applicato sul ciuccio, ad allattamento conclamato.
Cosa è CALMÌ
CALMI’, prodotto da Inlinea Pharma, è in gocce ed è un prodotto brevettato; è un alimento di origine naturale. Contiene sciroppo di manioca, sciroppo di mele, fruttosilato di mirtillo, sciroppo di riso. Non contiene Ogm, alcool, lattosio e d è senza glutine.
Ogni tipo di pianto è diverso e accompagnato da un linguaggio corporeo ben preciso. Ci vuole comunque del tempo e tanta buona volontà per imparare a interpretare questa forma di linguaggio.