Quando fare la prima visita oculistica

Quando fare la prima visita oculistica
Quando fare la prima visita oculistica

La visita oculistica è un appuntamento da non sottovalutare. I genitori dovrebbero metterla nell’elenco dei primi controlli da far fare ai piccoli.  Appena nato il bimbo viene sottoposto a vari screening. Agli occhi il primissimo lo fa il pediatra o l’oculista 

È importante che i genitori prestino attenzione alla salute degli occhi dei propri figli. La prima visita che viene fatta qualche ora dopo che il bimbo nasce, ha lo scopo di controllare l’eventuale presenza di malformazioni congenite o di infezioni conseguenti al parto.

La prima visita oculistica

«La prima visita oculistica alla nascita la fa il pediatra, da solo o con l’aiuto di un oftalmologo, spiega l’oculista Giuseppina Russa. Si controlla sempre il riflesso rosso della retina, la trasparenza corneale la congiuntiva.

Questa è una visita importante perché ci possono essere alterazioni oculari, quali leucocorie, glaucoma congenito, malformazioni palpebrale e/o del bulbo oculare che già in questo periodo sono abbastanza evidenti. Dobbiamo ricordare poi che i bambini nati pre maturi vanno controllati con più costanza fin dai primi mesi, per valutare l’eventuale presenza di retinopatia del pre termine “ROP”».

La seconda visita oculistica a sei mesi

«Poi intorno ai sei mesi di vita del bambino è bene sottoporlo a un nuovo controllo. Si monitora la morfologia dell’occhio e degli annessi,  in questo periodo si può identificare il movimento oculare e si possono vedere i riflessi pupillari e retinico, la trasparenza dei mezzi diottrici».

L’importanza della visita oculistica a 3 anni

«A tre anni, continua a spiegare l’oculista Russa, comincia un approccio visivo più attendibile ed è qui che avviene la vera e propria visita, che viene fatta con l’ottotipo figurato (con i disegni) o con quello con le “E di Albini”. A questa età si riesce a fare diagnosi di ambliopia  “occhio pigro” e a intervenire tempestivamente per ottenere un buon recupero visivo. In età adulta non si può più curare l’occhio pigro.
Si può evidenziare anche la presenza di alterazione dei movimenti oculari quale lo strabismo. In media se non ci sono problemi si fa una visita due volte all’anno»


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Cosa vede il neonato quando nasce?

«Alla nascita la retina non è totalmente formata, si forma dopo la nascita. La messa a fuoco che ha un neonato è molto ridotta, Mano mano che passano i mesi e ci completa la retina il neonato vede in modo sempre più chiaro».

Genitori allarmati per lo strabismo

«Gran parte dei bambini hanno lo pseudo strabismo perché hanno una piega cutanea accentuata della palpebra che si chiama epicanto e dà la sensazione dello strabismo, ma questo si risolve con la crescita».

Quando un genitore deve rivolgersi all’oculista

Ci sono alcune situazioni che rappresentano un campanello di allarme. «Mancata fissazione, spiega Russa, l’occhio non sta in asse e  non ha movimenti corretti. O semplicemente il piccolo muovendosi in casa non riesce ad afferrare gli oggetti o quando si muove urta». Da tenere maggiormente sotto controllo i bambini che in famiglia hanno vizi di rifrazione quale miopia, ipermetropia o astigmatismo o patologie oculari.

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Lucia Porracciolo
Laureata in Scienze della comunicazione, fissata con il giornalismo e con i profumi. Da qualche anno mamma di Ester e di Clarissa. Dopo un’esperienza di stage a Tv 2000, e dopo aver lavorato per anni alle Acli a Roma, ho deciso di tornare in Sicilia. Nel 2012 mi sono trasferita a Palermo dove collaboro con Tele Giornale di Sicilia e Giornale di Sicilia. Qui ho conosciuto l'amore della mia vita, Sli, oggi mio marito. Papà stupendo. Quando si diventa genitori si scoprono le priorità della vita, il dono e la magia di vivere e far vivere.

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