Il sole amico o nemico dei nostri figli?

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Il sole amico o nemico dei nostri figli?

Con l’arrivo della stagione estiva i genitori si trovano spesso a fare i conti con due raccomandazioni mediche apparentemente contrastanti

ESPONETE il bambino alla luce del sole per assicurargli un’adeguata dose di vitamina D e EVITATE di esporre troppo il bambino al sole per proteggere la sua pelle dal rischio di malattie della pelle.

Come sempre la verità sta nel mezzo.
Tutti noi abbiamo bisogno di esporci al sole non solo per produrre la vitamina D, indispensabile per fissare il calcio nelle nostre ossa, ma anche per regolare il ritmo sonno–veglia, modulare l’immunità e mantenere il buon umore!

Il sole inoltre, aiuta a combattere la dermatite atopica.
Per questi motivi bisogna esporre il bambino al sole tutto l’anno e per farlo in maniera corretta e sicura in questo articolo vi insegno poche regole.

Durante i primi mesi di vita è importante che il tuo bambino stia in modo regolare al sole, potete scegliere di esporre solo il suo viso per due ore a settimana o tutto il suo corpicino nudo per 30 minuti a settimana. Questa semplice abitudine gli assicura un’adeguata dose di vitamina D.

I tempi e la modalità di esposizione al sole cambiano anche in base alla stagione: in inverno consiglio delle passeggiate di 15-20 minuti al giorno all’aria aperta, con il viso e le manine esposte alla luce, mentre d’estate delle esposizioni giornaliere anche più brevi o della stessa durata, ma a giorni alterni.

Pensa che potere ha una semplice passeggiata all’aria aperta: evita la somministrazione orale di vitamina D!

Ma come dovete esporre il bambino al sole in modo sicuro?

Qualsiasi esposizione al sole deve essere sempre graduale e protetta.
Dopo le prime esposizioni dirette molto brevi, di pochi minuti, osservate la reazione della pelle del vostro bambino: se non ci sono arrossamenti sospetti, potete gradualmente aumentare il tempo di esposizione di pochi minuti alla volta.

Siate molto prudente se il bambino ha la pelle molto chiara e i capelli rossi/biondi (fototipo 1-2) e se è molto piccolo (sotto il sesto mese di vita).

Dal mese di marzo fino ad ottobre evitate le ore più calde del giorno (dalle 11 alle 15) per l’esposizioni dirette e se durante queste ore vi trovate all’aria aperta spostate il bambino all’ombra.

Bambino al mare sotto l'ombrellone

Durante i mesi più caldi vestite il bambino in modo leggero e a strati, con vestiti comodi e confezionati con fibre naturali (cotone, lino).

Non dimenticate mai il capellino di cotone a tesa larga per coprite viso e collo. Sono molto utili anche gli occhiali da sole (con marchio “CE”!).

Se avette in programma una gita lunga fuori casa, una sosta in riva al mare o una passeggiata in montagna, prima di uscire distribuite una crema solare su tutte le zone del corpo più esposte alle scottature: in modo particolare sulle zone del viso più esposte: come la punta del naso, le guance, le orecchie, le spalle e i piedini. Sono i punti più sporgenti e più esposte a scottature, non solo nel bambino!

Potete scegliere fra due tipi di crema solare: quelle con filtri fisici o minerali che sono a base di ossido di zinco o biossido di titanio o quelle a filtro chimico. La crema solare con filtro fisico è senz’altro migliore per il bambino più piccolo.

Per le prime esposizioni scegliete una crema con un fattore di protezione alto (da 25 a 50) e che abbia sia i filtri anti-UVB che anti-UVA. Quando la pelle del vostro bambino si sarà leggermente colorata potrete passare alla crema solare con un fattore di protezione medio (15-20).

Vi raccomando sempre di ripetere l’applicazione della crema solare ogni due ore e dopo ogni bagno in mare; questa regola va seguita anche se il vostro bambino trascorre gran parte del tempo sotto l’ombrellone.

Ora si che siete pronti a godervi un’estate piena di sole, amico del bambino!

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