Stitichezza nei bambini: cura e prevenzione

stitichezza nei bambini
stitichezza nei bambini

L’inserimento a scuola, il cambiamento ambientale, le abitudini alimentari, la vita più sedentaria, l’eccesso di televisione o computer o videogiochi possono essere causa di stitichezza nei bambini. Difficilmente, nel bambino, la stipsi deriva da un problema organico, più frequentemente è un problema funzionale

La stitichezza nei bambini è un problema molto diffuso. Si parla di stipsi quando c’è una ridotta frequenza di evacuazione o una defecazione dolorosa o ancora un ingombro fecale a livello rettale anche in presenza di evacuazione normale, che persiste da almeno 2 settimane (non è necessario andare di corpo tutti i giorni).

Quando le feci si vanno ad accumulare nell’ultimo tratto di intestino, il retto, aumentano il loro volume e rendono l’evacuazione più dolorosa creando così un circolo vizioso di stipsi-dolore-stipsi dove il bambino associando il dolore, inconsciamente, rimanda l’evento e sopprime l’impulso di scaricarsi.

Secondo la Società Nord Americana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (NASPGHAN) la frequenza delle evacuazioni settimanali in età pediatrica può essere così riassunta:

DA 0 A 3 MESI allattamento al seno
da 5 a 40 evacuazioni a sett

DA 0 A 3 MESI allattamento artificiale
da 5 a 28 evacuazioni a sett

DA 6 A 12 MESI
Da 5 a 28 evacuazioni a sett

DA 1 A 3 MESI
Da 4 a 21 evacuazioni a sett

> 3 ANNI
Da 3 a 14 evacuazioni a sett

Prevenire la stitichezza nei bambini con l’alimentazione

  • Aumentare l’apporto di fibre inserendo prodotti integrali: cereali integrali (orzo, avena, riso, farro, ecc.), pane e pasta integrali (alternandoli magari a quelli di grano duro che comunemente mangiamo). Tra i cereali integrali particolarmente indicati sono i fiocchi di avena;
  • Aumentare il consumo di frutta fresca, verdura cruda e cotta, legumi;
  • Tra le verdure ricche in fibra : bieta, carciofi, cicoria, insalata, finocchio, melanzana, fagiolini, cavoli, carote, ecc. Per ammorbidire le feci è meglio utilizzare verdura e/o ortaggi cotti, soprattutto la sera.
  • Tra la frutta ricca in fibra: kiwi, pere, prugne, fichi e Datteri (secchi),ecc.;
  • Utilizzare latticini, yogurt e formaggi freschi;
  • Condire con olio extravergine di oliva a crudo;
  • Consumare 5 pasti al giorno (colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena);
  • Masticare bene (la digestione dei carboidrati inizia in bocca);
  • Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno per rendere ancora più morbide le feci ed evitare la disidratazione. Al mattino presto, a digiuno, può aiutare prendere un bicchiere di acqua caldo;
  • Praticare sport.

Alimenti da evitare per prevenire la stitichezza:

  • Cibi raffinati e ricchi di zuccheri semplici;
  • the, cacao, cioccolata;
  • dolci farciti;
  • fritture ed intingoli;
  • carni e pesci grassi;
  • insaccati, formaggi stagionati e piccanti;

Una buona prima colazione. La prima colazione è il carburante per la mattinata, per il gioco, per le attività dell’asilo nido, della scuola materna e oltre. Deve essere semplice ma completa: latte o yogurt accompagnati da pane integrale con un velo di marmellata (o miele) o biscotti secchi o cereali in fiocchi.

La merenda di metà mattina. Evitare tutte le merendine confezionate. Meglio una fetta di torta o un muffii fatto in casa o della frutta fresca o, ancora, un vasetto di yogurt magro alla frutta.

La merenda del pomeriggio. Stare a  casa può essere un’ottima occasione per mangiare frutta fresca anche sotto forma di frullato o macedonia. Ricordate di frullare ma non passare la frutta perché si perderebbero molti nutrienti.

Quando tutti questi accorgimenti non funzionano, per risolvere la stitichezza del bambino, si possono utilizzare fermenti lattici probiotici, preparati di fibre o rammollitori fecali, sempre sotto consiglio medico.

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Laura Napoli
Biologo specializzato in biochimica clinica, mi occupo da diversi anni di dietologia e nutrizione clinica. Dopo la Laurea in Biologia con indirizzo Biomedico nel 2009, ho concentrato i miei studi nel campo nutrizionale con un Master in Dietetica e Nutrizione clinica presso l’Istituto di alta formazione a Roma. Nel 2015 ho conseguito la specializzazione in Biochimica clinica, grazie alla quale mi sono formata in tutte le patologie metaboliche e non metaboliche strettamente correlate ad una scorretta alimentazione, oltre a fattori genetici e ambientali. Ogni anno seguo corsi di aggiornamento per caratterizzare ancora di più la mia figura professionale, ho partecipato a corsi di Nutrizione nello sport, Nutrizione nella donna- dall’adolescenza alla terza età, Nutrizione pediatrica. Ritengo fortemente che lo stile di vita si associa ad una valenza culturale e sociale legata alla sana alimentazione, riconosciuta ad oggi da tutti i medici e nutrizionisti. La cultura del cibo, la conoscenza delle regole del mangiare, l’abitudine a nutrirsi in modo corretto, che non vuol dire rinunciare ai piaceri della tavola, porta benessere e salute a chiunque, migliora lo stile di vita e ci mantiene sani. "Fa che il Cibo sia la tua Medicina e che la Medicina sia il tuo Cibo” (Ippocrate)

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