Baby Blues o Depressione Post-Partum? Sintomi e cure.

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Baby Blues - Depressione Post-Partum

In questo articolo ti aiuterò a riconoscere le variazioni dell’umore che seguono il parto per capire cosa stai vivendo e se è il caso di farti aiutare

Dopo il parto, lo sconvolgimento psico-neuro-biologico a cui è sottoposta la neo-mamma può essere accompagnato da cambiamenti d’umore.

Non preoccuparti se, dopo qualche giorno dal parto, ti senti triste, irritabile, ansiosa e con una gran voglia di piangere. Probabilmente è il Baby Blues.

Baby Blues, sintomi e cure.

Il Baby Blues è una condizione, chiamata così da Donald Winnicott pediatra e psicoanalista inglese, che vede le neo mamme (4 su 5) coinvolte da una transitoria e momentanea alterazione emotiva.

Durante questo periodo possono presentarsi sintomi come:

  • disforia
  • pianto
  • labilità dell’umore
  • disturbi del sonno
  • irritabilità e ansia

Tali sintomi di norma regrediscono spontaneamente entro 10-15 giorni.

Se ti senti in questo modo e hai questi sintomi cerca il supporto delle persone care, parla con loro, non ti chiudere e se ritieni opportuno chiedi aiuto ad uno psicologo per una breve consulenza orientata alla corretta interpretazione delle sensazioni che provi e al recupero di un adeguato funzionamento psico-biologico.

Se invece il tuo umore triste e depresso continua dopo i 10-15 giorni ed è accompagnato anche da altri sintomi c’è la possibilità che hai sviluppato una depressione post-partum.

Depressione Post-Partum, sintomi e cure.

Per depressione post-partum si intende una condizione di sofferenza mentale che colpisce una percentuale dal 13% al 19% delle donne che hanno partorito da poco.

La depressione post-partum è caratterizzata da:

  • umore basso;
  • tristezza;
  • irritabilità;
  • disturbi dell’appetito;
  • mancanza di empatia verso i bisogni del neonato;
  • senso di inadeguatezza nell’esser mamma;
  • desiderio di non passare del tempo col neonato;
  • paura di rimanere da sola con lui;
  • fino ad arrivare a sentimenti di inutilità e/o di disperazione.

Possono comparire grandi paure di far del male al proprio figlio, scatti di ira e timori di non riuscire ad essere responsiva verso i bisogni del piccolo.

La depressione post-partum insorge comunemente un mese dopo il parto e tende a peggiorare via via entro i 6 mesi. L’evoluzione può variare in base a cause di tipo psicologico, ormonale e fisico. Infatti la depressione post-partum può avere una durata breve (soprattutto se adeguatamente trattata) ma alcune ricerche dimostrano che circa il 30% delle donne che sperimentano la depressione post-partum continuano ad essere depresse fino a due anni dopo il parto.

Se vi riconoscete nella condizione descritta sopra è probabile che abbiate bisogno di un trattamento psicoterapico e farmacologico. Fatevi inoltre aiutare dal partner e dai familiari nei lavori domestici, lasciate che chi vi vuole bene cerchi di alleviare i vostri impegni e concentratevi sui vostri bisogni. Accettate il contatto del partner, soprattutto quando esso è caratterizzato da tenerezza, protezione e contenimento emotivo.

In alcuni rari casi la depressione post-partum assume le connotazioni di una vera e propria psicosi. Si parla di “psicosi puerperale” per riferirsi ad una patologia psichiatrica che colpisce circa un caso su mille.

Psicosi puerperale, sintomi e cure.

Essa è caratterizzata da sintomi tipici delle altre psicosi, come:

  • deliri (convinzioni irreali che il bambino possa stare male, possa avere poteri speciali o che sia stregato)
  • allucinazioni (ad es. sentire voci che ordinano di fare del male al bambino)
  • insonnia
  • agitazione psicomotoria
  • comportamenti disorganizzati.

Tale patologia ha un esordio prevalentemente acuto a partire dalle prime due settimane dopo il parto e ha una durata che va dai 2 agli 8 mesi.

In quest’ultimo caso la prognosi è abbastanza buona ma è necessario rivolgersi ad uno psichiatra per valutare la possibilità di un ricovero.

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